Il 17 febbraio 1600 Giordano Bruno, il più grande filosofo del suo secolo, e uno dei più grandi di tutti i tempi, fu arso vivo in Campo de’ Fiori a Roma.
La sua colpa? Aver capito prima degli altri cose che oggi ci appaiono scontate, come l’infinità dei mondi.
Ma, soprattutto, essere stato un pensatore libero, sottomesso solo alla verità, e a nessun regime politico, religioso, “culturale” o mediatico.
Un messaggio immortale; ancora oggi, purtroppo, di estrema attualità.
Questo giornale nasce nello spirito di uomini come lui.
Ciao, Giordano!