Colazione da Matteo
di 7fatti o comportamenti che comportino un giudizio di disistima.
È come fare il medico senza conoscere l’anatomia o la patologia generale. Tu lo faresti? Io non mi ci vorrei mai trovare, né come paziente né, tantomeno, come medico.
Così, da essere potenziale cura, per le tue capacità; sei diventato, per la tua infondata ambizione, parte integrante del male politico che sta uccidendo la nostra terra e la nostra gente.
Ma sta di fatto che io NON ho fatto un’accusa specifica, causa-effetto; né mi sognerei di farla e, come ho già detto, se mai avessi potuto concretizzarla così direttamente, non avrei scritto un articolo ma avrei denunciato la cosa alla Magistratura tanto tempo fa.
E che (lo dico in generale, a mo’ di esempio) sventrare un’istituzione per ragioni clientelari non è cosa che rimanga su carte, o si traduca semplicemente in voti; ma è cosa che viene impressa, a fuoco, sulle anime. Che travolge quelle vite. Che chiede Giustizia. E che, se non la ottiene… Ci avevi mai pensato?
Con lo stesso criterio si potrebbe confondere un pediatra con un pedofilo: tanto tutti e due, Ictu oculi, hanno a che fare con bambini.
sempre sulla fiducia, eh? Era un articolo, non la requisitoria di un maxiprocesso. Possibile che ti sfugga la differenza? E sai benissimo che è tutto documentabile. Se ci sono o meno elementi probatori, perciò, amico mio, lasciamolo decidere al Giudice. Vuoi? Gliela diamo, questa facoltà?
Ingiuria, diffamazione, calunniaCommette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l’onore o il decoro di una persona presente, ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 516,46.Commette invece il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l’altrui reputazione in assenza della persona offesa. In questo caso la pena è della reclusione fino ad un anno e della multa fino a € 1032,91.Dall’ingiuria e dalla diffamazione deve distinguersi il reato di calunnia (art. 368 c.p.) che si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l’obbligo di riferire all’Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato. Per il reato di calunnia la pena è della reclusione da due a sei anni, salvo i casi di aggravante. La giurisprudenza ha chiarito che non è necessario che sia iniziato un procedimento penale a carico della persona offesa dal reato, essendo sufficiente la mera potenzialità che un tale procedimento si avvii.
E aggiungiamoci per sovrappeso che nel documento fantasma, che non ho presentato, avrei dovuto anche incolpa(re) di un reato una persona che sa(pevo) essere innocente. Il che è impossibile, perché delle cose di cui esplicitamente ti accuso, sono sicuro che sei colpevole.
E dell’unica cosa di cui, per ovvi motivi, data la natura del caso – non posso accusarti direttamente, e su cui sono costretto a rimanere nel campo delle ipotesi e della probabilità, ti stai quasi accusando da solo con l’insisterci sopra. E qui forse uno psicanalista potrebbe essere d’aiuto.
Ma la moralità pubblica è un’altra cosa: si comunica con le azioni, Matteo, oltre che con le parole, che a volte sono importanti, a volte sono fumo. In politica (quella politica che ahimé siamo condannati a vedere) quasi sempre fumo. E quale moralità pubblica/politica pensi che trasmettano le tue azioni pubblico/politiche?
21l’evidente intento dell’agente di esprimere il proprio disprezzo per l’interlocutore e costituisce una
sul disprezzo vale quanto detto per la disistima, ovvero è un’accusa assolutamente fuori luogo. Se non disistimo nessuno, a maggior ragione non disprezzo nessuno. Posso disprezzare comportamenti, disvalori e un mucchio di altre cose. Le persone, mai. Non è mai successo, né mai succederà.
Anche se questa parola, lo so, per te sarà come una bestemmia, te lo ripeto: sono un filosofo, un medico dell’anima. E le persone, tutte, hanno un’anima. E anche quando quell’anima soffre, e di conseguenza produce comportamenti eticamente riprovevoli, potrei disprezzarla con la stessa probabilità che un buon medico empirico disprezzi un malato o una malattia. Ovvero, nessuna. I veri medici li aiutano, i malati; non li disprezzano. E così sto facendo con te.
La prossima volta, prima di fare altre sciocchezze, offrimi un caffé. Saprò suggerirti soluzioni migliori.
22plateale offesa al prestigio, all’onore, al decoro ed alla dignità del sottoscritto e tanto emerge anche dalle modalità complessive con le quali le notizie all’interno del medesimo articolo, vengono date:; “Attila (Lettera a Matteo); “…Boss politico”; “Non avevo neanche minimamente idea dell’inferno clientelare contro il quale mi aveva chiamato il destino”; “Tutti i colleghi e il personale ATA furono avvicinati da Attila o dai suoi soldati”.
Si chiude così, in questo modo così tristemente comico, la storia di questa querela malnata. Fondata sul nulla, frutto di un freddo calcolo elettorale strumentale e opportunistico (e pertanto sbagliato), sgrammaticata, sintatticamente cadente, argomentata ancor peggio, appesantita da stanche citazioni di latinorum, senza rispetto per la verità, offensiva, diffamatoria e calunniosa – scritta da gente che non ha rispetto per chi la leggerà, PM o Giudice o accusato che sia, e neanche di se stessa, dell’immagine che da di sé, visto che non la degna neanche di un semplice controllo ortografico, se non altro per evitare bestialità.