Era il terzo Consiglio comunale in 12 giorni. Un vero record.
Ed è stato impedito dall’irruzione di un gruppo di soci delle cooperative edilizie, preoccupati per l’approvazione a bilancio del debito loro relativo, che sarebbe stato saldato intanto dal Comune, ma che loro dovranno rifondere a norma di legge.
Così l’appuntamento è per domani, 12 luglio, alle 8. Sarà il quarto Consiglio comunale in 14 giorni. Stracciato ogni record. E senza dire della levataccia…;)
Ma tutte queste fibrillazioni, questi stonatissimi canti del cigno, questo stakanovismo improduttivo, cosa nascondono?
E come è possibile che l’Amministrazione ancora non prenda posizione PUBBLICA sul gravissimo problema
degli espropri, raccontando come sono andate le cose, attribuendo secondo giustizia le relative responsabilità?
degli espropri, raccontando come sono andate le cose, attribuendo secondo giustizia le relative responsabilità?
Come è possibile che un’intera Città stia andando incontro al naufragio senza che i suoi cittadini ne sappiano assolutamente nulla, tranne quelli che hanno avuto la fortuna o l’intelligenza di seguire RuvoLibera?
Come è possibile che un Consiglio comunale venga impedito, con una plateale interruzione di pubblico servizio, e l’Amministrazione non prenda posizione?
Che nessuno indaghi?
Che si risolva tutto nella solita brodaglia?
Forse è arrivato il momento di dire no.
Di questo parla il nostro video di oggi. Ci siamo esposti in prima persona perché, mentre tutti (e soprattutto i massimi responsabili) si nascondono, noi vogliamo metterci la faccia.
Vogliamo sapere perché viene interrotto il pubblico servizio più importante della Città.
Vogliamo sapere se si è trattato solo di cittadini imbestialiti o se sotto non ci sia la solita manona impresentabile – i soliti giochetti medievali sulla pelle di tutti.
Vogliamo sapere chi ha portato la città sull’orlo del precipizio.
Vogliamo che i 17 milioni previsti di debito pubblico aggiuntivo, a causa del problema degli espropri selvaggi vengano accollati a chi ha platealmente sbagliato quegli espropri e non ad una intera città incolpevole.
Se alcuni soci delle cooperative, che si sono lasciati illudere a suo tempo dal decisionista de noantri, hanno (o si prendono) il diritto di dire: io non pago – perché dovrebbero essere i cittadini a pagare questo sfascio?
Perché dovremmo indebitarci di quasi 700 euro per ogni ruvese, compresi neonati e moribondi, più gli interessi – per un pasticciaccio che uno solo ha voluto e messo in atto; per fini che nulla hanno avuto mai a che fare con gli interessi della città; di cui pochi hanno goduto effimeri, amari e (secondo il Giudice) ingiustificati vantaggi – di cui molti invece hanno sofferto per i brutali trattamenti di una ben determinata Amministrazione – e che in compenso sta da almeno 15 anni paralizzando la vita politica e lo sviluppo socio-economico della città?
Palude in cui sguazzano le peggiori figure (e i più tristi figuri) della nostra storia – prontissimi come sempre a far tesoro della buona fede e della disperazione altrui, specie quella che essi stessi hanno provocato.
Ogni cittadino ha allora, a maggior ragione, il diritto di dire: Io Non Pago!
Paghi chi ha sbagliato. Se ne assuma almeno la responsabilità storica, amministrativa e politica. Senza più fuggire.
E vogliamo anche sapere perché SISTEMATICAMENTE i Cittadini non vengono informati di nulla.
Vogliamo saperlo e vogliamo saperlo ora.
Lo chiediamo intanto ai politici.
Se non basta, lo chiederemo ai giudici.
mario albrizio