Usa sempre la carità!

Caro e stimato Mario,

desidero ringraziare dalle libere colonne di Ruvolibera tutti coloro che in questi giorni ci sono stati vicino con il loro affetto, esprimendo cordoglio per la scomparsa di mio padre Giovanni.

Ti ringrazio, Mario, per la tua presenza, da bravo alunno del mio genitore, che fu maestro elementare oltre che sindaco della città dal 1970 al 1975 e poi consigliere ed assessore provinciale.

Ringrazio il sindaco Vito Nicola Ottombrini e l’assessore Rino Lovino che, in rappresentanza della Civica
Amministrazione, hanno portato il loro saluto, e Francesco Catalano, presidente del Consiglio Comunale. Un grazie a Matteo Paparella, che ha preso parte alla messa di suffragio.

Puntuali e veritiere le parole del sindaco, che ha fra l’altro ricordato lo stretto legame che unì mio padre ad Aldo Moro e a Renato Dell’Andro. Quello speciale rapporto fu alla base dello sviluppo del paese. Ringrazio la comunità della Santa Famiglia ed il suo parroco, don Grazio Barile, il quale ci è stato accanto con la preghiera. Un grazie sincero va anche a don Vincenzo Pellegrini, parroco del SS. Redentore, col quale collaboro ormai da più di vent’anni, che non ha mancato di confortarci con la sua presenza. Entrambi erano amici di mio padre, sebbene lui portasse nel cuore l’amicizia fraterna con don Vincenzo Amenduni, uomo e sacerdote di vasta cultura.

Sentiti ringraziamenti vanno a SEL e al PD, all’associazione “Ali di Scorta”, alla A.N.C. “Cataldo Stasi” ed al suo caro presidente Roberto D’Ingeo, alla Pro Loco, di cui mio padre fu tra i soci fondatori, ed al suo presidente, l’amico Rocco Lauciello, anch’egli alunno di mio padre. Un abbraccio affettuoso va alla famiglia Visicchio-Anselmi. L’amicizia di mio padre con Francesco Anselmi faceva e farà parte della storia politico-amministrativa di questa città. Gli amici non si dimenticano, mai.

Ringrazio tutte le persone che gli hanno porto l’estremo saluto. Persone umili, molte delle quali a me sconosciute, che ci sono state accanto e che ci hanno parlato di quanto mio padre aveva fatto per loro, con le opere e con il conforto della parola. È una lunga teoria, a cui aggiungerei i tanti amici ed amiche di Facebook, italiani ed esteri. I loro messaggi di solidarietà mi hanno commosso.

Prima di perdere il senno a causa della dolorosa malattia che lo aveva colpito, mio padre mi disse queste esatte parole: “Usa sempre la carità!”. È il suo testamento spirituale. Mi permetto di trasmetterlo a voi e, per quanto mi riguarda, spero di onorarlo in modo degno finché avrò vita.

A tutti auguro di godere di salute, pace, prosperità e del calore degli affetti il più a lungo possibile.

Un abbraccio cordiale,
Salvatore Bernocco