Crolla un altro partito dopo l’entrata di Attila. Dove porterà ora le sue valigie il tapino?
 
 

Interrompiamo le trasmissioni per narrare un caso umano, la triste e commovente vicenda di Matteo “Attila” Paparella.

Dal 1990 al 1999 è stato Sindaco di questa Città, distruggendola per quanto poteva e ponendo le premesse per una continua distruzione resa oggi quasi totale.
 
Nel frattempo, però, gli era morto il partito. La DC. Disintegrata dagli scandali. Così il povero Matteo ha cominciato una lunga peregrinazione per accasarsi da qualche parte.
 

Sempre ci riusciva, e sempre il partito gli è morto, o l’ha cacciato.

 
Per ri-candidarsi a Sindaco nel 2011 ha dovuto fondare una propria lista sedicente civica, dal nome emblematico di Pacco per la Città (Patto per la sola anagrafe).
 
Ovviamente è stato trombato.
 
E di nuovo riprendi le valige e bussa alle porte di tutti gli ostelli per pacchetti di voti in fuga.
 
Un paio d’anni fa si era accasato finalmente al Pdl come digerente provinciale (all’anagrafe dirigente).
 
Beh, il lettore non ci crederà, ma subito dopo anche quel partito, fino ad allora vittorioso, è collassato.
 
E di nuovo riprendi le valige e bussa alle porte di tutti gli ostelli ecc… ecc…
 
Finalmente, dopo un’odissea al confronto della quale Ulisse faceva vita da pensionato, eccolo approdare alla nuova Forza Italia, l’allegra brigata dei senza memoria né coerenza. Gli stessi che l’avevano cacciato.
 
Neanche il tempo di brindare alla riunione nel nuovo fan club, ed ecco che ti crolla pure Forza Italia
 
Matteo, detto amichevolmente tra noi, ma non è che porti sfiga?
 
mario albrizio