Cronache da vent’anni di devastazione
Che tristezza.
Che dite, “riqualifichiamo” anche questa piazza?
Oppure è il caso di parlare di EVIDENTI CORRESPONSABILITÀ di chi vende, di chi consuma e di chi NON controlla?
L’Amministrazione non ha niente dire?
E se dicessimo che la movida ci sta pure, ma nei limiti della civiltà e lasciando tutto a posto?
E facendo crescere la maturità consapevole dei Cittadini di ogni età. Facendoli re-innamorare di una Città che evidentemente non sentono più loro. Non abbastanza, almeno.
Dopo vent’anni di devastazione a spron battuto, dove la logica della clientela e del continuo assalto alla diligenza delle pubbliche finanze ha lasciato i Ruvesi ben più che col sedere per terra, privati ormai anche della speranza – come meravigliarsi se arriva il momento del ripudio?
Della contestazione stupida e incivile, voluta o inconscia che sia, ma non di meno piena di significato?
Quest’altro sfregio sul volto più bello della Città è un nuovo segnale inquietante. Che speriamo, stavolta, non venga nuovamente trascurato e sottovalutato, ridotto a predica inconsistente e nulla più.
Questa Città merita di meglio.
Non ne usciamo, se non cambiando radicalmente uomini, metodi e strategie
.E facendo crescere la maturità consapevole dei Cittadini di ogni età. Facendoli re-innamorare di una Città che evidentemente non sentono più loro. Non abbastanza, almeno.
Dopo vent’anni di devastazione a spron battuto, dove la logica della clientela e del continuo assalto alla diligenza delle pubbliche finanze ha lasciato i Ruvesi ben più che col sedere per terra, privati ormai anche della speranza – come meravigliarsi se arriva il momento del ripudio?
Della contestazione stupida e incivile, voluta o inconscia che sia, ma non di meno piena di significato?
Quest’altro sfregio sul volto più bello della Città è un nuovo segnale inquietante. Che speriamo, stavolta, non venga nuovamente trascurato e sottovalutato, ridotto a predica inconsistente e nulla più.
Questa Città merita di meglio.
Foto scattate intorno alle 2 della notte fra 12 e 13 giugno 2014, tratte da un post su Facebook di