Aperti al Confronto, Chiusi al Tifo

Ancora dalle profondità di Facebook, alcune riflessioni e considerazioni che ci sembra meritino di sfuggire all’oblio, e di essere portate all’attenzione anche di chi non bazzica il social network.

Caro Mario, mi hai citato nell’articolo “Laurea in libertà” ed intervengo solo per prendere atto che Pellegrini è riuscito a mettere “d’accordo” anche te ed il Dott. Luciano Lorusso. Per mia scelta e per una questione di opportunità ho deciso di non commentare più notizie riferite al Liceo Tedone. Lo consiglia anche la circostanza che il procedimento penale incardinato sui PON e sul mio trasferimento è in una fase delicata e sarebbe bene che gli “attori” coinvolti si astenessero da qualsiasi riferimento specie se fuorviante ed errato. Nel tuo precedente articolo “Mantenere il patto formativo” in modo strumentale e non veritiero è stato scritto :”…E non ho mai rivendicato il dato essenziale che tutti i procedimenti definitivi, finora conclusi, sono a mio favore. Aspetto la stessa conclusione per i tanti altri avviati ed in corso di svolgimento. Il tempo è galantuomo…”. Mi permetto di farti osservare che si parlava di indirizzi di studio presso il Liceo, pertanto il riferimento ad altre vicende mi è parso strumentale ed inopportuno. Ma v’è di più. La notizia andava almeno verificata in modo da riportare la realtà dei fatti. Al momento come detto è in fase di discussione il procedimento penale 1559/10 (PON) quindi non definitivo e sul cui esito nessuno può permettersi di fare strumentali previsioni “il tempo è galantuomo”. Quanto a quelli definitivi ti aggiorno in modo inequivocabile e senza possibilità di smentita da parte di chicchessia. Il procedimento disciplinare a mio carico comminatomi dal Provveditore Lacoppola su “pressante” richiesta del Pellegrini è stato “DEFINITIVAMENTE” annullato con decreto dell’allora Ministro Gelmini con una motivazione che la dice lunga su tutto l’iter della mia vicenda “..violazione del corretto esercizio di difesa..”. Il procedimento penale 1117/09 ha visto il Pellegrini rinviato a giudizio e condannato in 1° grado per diffamazione nei miei confronti, in mia assenza nel corso di un Consiglio di Istituto alla presenza di alunni, genitori, personale ausiliario e docenti mi accusava del “possesso di falsi titoli” e di essere “incapace di rispettare le regole”…bel coraggio in assenza del diretto interessato che non ha avuto la possibilità di difendersi da quelle ignobili accuse. Di questo procedimento si attende l’appello. Il procedimento 2744/09 attivato in seguito alla denuncia del Pellegrini nei miei confronti (vicenda campo di calcio) quello in realtà si è concluso in maniera definitiva in MIO FAVORE, con una archiviazione per “INFONDATEZZA” della notizia di reato. Il PM richiedeva l’archiviazione con la seguente esemplare motivazione. “Non emerge alcuna fattispecie di natura penale, al contrario emerge un comportamento diligente improntato a tutela degli interessi della comunità scolastica, permettendo di svolgere attività parascolastiche senza mai approfittare del ruolo organizzativo. Nè si comprende dal punto di vista disciplinare di cosa si possa cenurare la condotta dell’indagato”. Di quali procedimenti parla il Pellegrini?. Chiudo il mio intervento esortandoti ad approfondire le notizie prima di pubblicarle. Ti ringrazio per l’attenzione che sono certo dedicherai. Mimmo Guastamacchia.

  •  Caro Mimmo, 

    ti ho citato in quanto persona interessata e sicuramente con posizione diversa, se non contraria, a quella di Pellegrini.


    Così come ho citato l’amico Mauro Ceglie, che ha (legittimamente) un’altra posizione ancora.

    Così come spero di ospitare presto il parere dell’attuale Preside, la prof.ssa Loiudice, quando vorrà e ne avrà la possibilità.

    Lo scopo è sempre lo stesso: favorire il confronto.

    Anche se mi dovesse costare una querela a intervento, come per la Montaruli.

    Potrei aggiungere che il Pm ha chiesto l’archiviazione, ma che l’attore (la Montaruli) ha insistito per andare a procedimento. Benissimo. Sarà un piacere.

    Con lo stesso criterio – questo ho scritto – sono disponibile a prendermi tutte le querele del mondo per dare spazio ai Cittadini, quelli che ho citato e chiunque altro abbia bisogno o voglia di far sentire la sua voce.

    E tra quelli che possono testimoniare questa mia disponibilità, costi quel che costi, direi che ci sei pure tu. Sbaglio?

    Poi certo ogni parte in causa ha la naturale pretesa che noi si diventi non osservatori e fautori del confronto, ma tifosi sfegatati contro le altre parti.

    A questo, sia chiaro, non cederemo mai, per NESSUNA delle parti in causa.

    Non è nostro compito sostituirci alla Magistratura e dare torto o ragione.

    La nostra mission invece è stare dalla parte del Lettore e della Costituzione, e il Lettore vuole il confronto, non il tifo. Così come la Carta fondamentale di tutti noi.

    In questo senso ho scritto, e ribadisco, che RL è aperta al libero confronto di chiunque.

    E se domani dovrò prendermi una o dieci querele per aver pubblicato Mimmo Guastamacchia, appunterò sul petto anche quelle medaglie.

    L’unico motivo per cui NON potranno mai querelarmi è per aver cambiato le opinioni di Guastamacchia, o Pellegrini ecc…

    Che in quanto opinioni e ricostruzioni personali, tali rimangono. Né è richiesto né sarebbe possibile a RL fare alcun “controllo”.

    Ciò che è firmato dalle parti in causa ricade sotto la loro responsabilità, non sotto la mia. È così elementare che mi pare superfluo doverlo dire.

    Quanto al fatto che Pellegrini abbia “messo d’accordo” me e Luciano Lorusso, a me pare piuttosto il contrario.

    Ma è una tua opinione, e come tale non sta a me sindacarla o “controllarla”. Fa parte delle responsabilità di chi la firma. 

    Luciano è un vecchio amico (e sottolineo “è”) con cui abbiamo condiviso e condividiamo molto. 

    Anche lui però, essendo passionale quanto basta, su questi temi pretende a volte non l’arbitraggio il più possibile obiettivo, ma il tifo e la condivisione in toto della propria posizione.

    Cosa che, come ho detto, è davvero impossibile sia per RL che per il sottoscritto.

    Anche perché, essendo quella pretesa, come ho detto, comune alle diverse parti in causa, e visto che ognuno va in una direzione diversa, se gli dessi appena appena retta finirei presto per ritrovarmi a brandelli.

    E ammetterai che non sia una grande prospettiva…

    Perciò spero sia questa l’ultima volta in cui debba metterlo in chiaro.

    RL è sempre aperta al confronto. E sempre chiusa al tifo. Il discorso non è diverso per me.

    Mi auguro solo, come cittadino prima ancora come direttore di RL, che la Magistratura faccia presto il suo corso de-fi-ni-ti-vo in maniera da avere un giudizio chiaro sulle vicende del passato; e che nel frattempo la situazione attuale imbocchi le soluzioni migliori per tutti.

    Ne ha bisogno il Liceo, specie alunni e genitori, ma anche docenti; così come è altrettanto vero che la Città ha bisogno di un Liceo rasserenato

    m. a.
  • Guastamacchia Domenico confronto? pensi si possa parlare di confronto con chi mi ha fatto arbitrariamente allontanare da una sede legittimamente raggiunta dopo tanti anni di insegnamento? confronto con chi ha fatto subire ai miei figli, alunni del Tedone, il mormorio “è stato cacciato dalla scuola perchè ha rubato e aveva i titoli falsi”? confronto con chi non ha accettato l’avvicendamento nella direzione di una scuola omettendo il civile e doveroso passaggio di consegne con la nuova dirigente? saprai spero che la nuova Dirigente ha dovuto chiamare un fabbro e cambiare le serrature per poter accedere in tutti gli ambienti del liceo. Confronto con chi è stato aiutato da un “noto anonimo” che ha inviato tre lettere anonime firmandosi “genitori molto preoccupati” “le vittime di Guastamacchia”? Il noto anonimo firmatosi “le vittime di Guastamacchia” mi definisce “un notissimo delinquente” trasferito per incompatibilità ambientale. Mario ma quanti conoscono con dovizia di dettagli l’iter del mio trasferimento? in realtà non avevo calcolato che oltre a Pellegrini le notizie riservate erano nella disponibilità del “noto anonimo” che ha vigilato attentamente sul Liceo inteso non come scuola pubblica ma “dominio riservato”.
  • Mario Albrizio Come sempre capisco la tua amarezza e rimango, come sempre, disponibile.

    Sulle accuse che riproponi, che conosco e che contengono, ove confermate, elementi oggettivamente gravi, la posizione mia e di RL è di ascolto e attenzione. 


    Ma più in là non possiamo andare senza sostituirci al giudizio della Magistratura.

    La quale, siamo sicuri, finirà per giudicare secondo la legge e renderà giustizia alle vittime così come imporrà la giusta pena ai colpevoli, se ne individuerà con giudizio definitivo.

    Quando mi sono opposto, unico tra tutti, alle orde barbariche di Attila-Paparella che stuprava il Linguistico e si accingeva a stuprare la Città (missione compiuta, oggi…), non mi sono mai sognato di rivolgermi ad altri che alla Magistratura, pur con tutti i suoi limiti.

    Non abbiamo altra via. E allora intorno c’era il deserto più assoluto. neanche marioalbrizi e ruvolibere cui appellarsi. Il deserto. La caverna del clientelismo barbarico e intorno il nulla civile e sociale. Con la solita, sedicente, scandalosa “opposizione” collusa che ha lasciato fare senza battere ciglio. Anzi, come oggi si scopre, collaborando attivamente al massacro. Dividendo il malloppo tra compari.
    Ho dovuto inventarmelo io, il giornale, la prima (e a tutt’oggi unica) oasi di verità e di informazione in questa valle di lacrime, il leggendario PARTECIPARE, di cui RuvoLibera è il figlio telematico. Ho dovuto inventarla io, la tribuna pubblica e civile cui il Cittadino può appellarsi.

    Ho dovuto fondarla io, la piantina della libera informazione i cui frutti sono sempre stati, e ancora oggi sono, a disposizione di tutti. 

    È servito? Chissà. Io comunque sono orgoglioso di averlo fatto.

    Attila nonostante tutto, e per me incredibilmente, è ancora a piede libero.

    Ma, se domani arrivasse un suo articolo a RL, sta tranquillo che lo pubblicherei, in ossequio agli stessi principi di cui sopra.

    E con questo credo proprio di aver detto tutto.