Ancora dalle profondità di Facebook, alcune riflessioni e considerazioni che ci sembra meritino di sfuggire all’oblio, e di essere portate all’attenzione anche di chi non bazzica il social network.
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Caro Mimmo,
ti ho citato in quanto persona interessata e sicuramente con posizione diversa, se non contraria, a quella di Pellegrini.
Così come ho citato l’amico Mauro Ceglie, che ha (legittimamente) un’altra posizione ancora.
Così come spero di ospitare presto il parere dell’attuale Preside, la prof.ssa Loiudice, quando vorrà e ne avrà la possibilità.
Lo scopo è sempre lo stesso: favorire il confronto.
Anche se mi dovesse costare una querela a intervento, come per la Montaruli.
Potrei aggiungere che il Pm ha chiesto l’archiviazione, ma che l’attore (la Montaruli) ha insistito per andare a procedimento. Benissimo. Sarà un piacere.
Con lo stesso criterio – questo ho scritto – sono disponibile a prendermi tutte le querele del mondo per dare spazio ai Cittadini, quelli che ho citato e chiunque altro abbia bisogno o voglia di far sentire la sua voce.
E tra quelli che possono testimoniare questa mia disponibilità, costi quel che costi, direi che ci sei pure tu. Sbaglio?
Poi certo ogni parte in causa ha la naturale pretesa che noi si diventi non osservatori e fautori del confronto, ma tifosi sfegatati contro le altre parti.
A questo, sia chiaro, non cederemo mai, per NESSUNA delle parti in causa.
Non è nostro compito sostituirci alla Magistratura e dare torto o ragione.
La nostra mission invece è stare dalla parte del Lettore e della Costituzione, e il Lettore vuole il confronto, non il tifo. Così come la Carta fondamentale di tutti noi.
In questo senso ho scritto, e ribadisco, che RL è aperta al libero confronto di chiunque.
E se domani dovrò prendermi una o dieci querele per aver pubblicato Mimmo Guastamacchia, appunterò sul petto anche quelle medaglie.
L’unico motivo per cui NON potranno mai querelarmi è per aver cambiato le opinioni di Guastamacchia, o Pellegrini ecc…
Che in quanto opinioni e ricostruzioni personali, tali rimangono. Né è richiesto né sarebbe possibile a RL fare alcun “controllo”.
Ciò che è firmato dalle parti in causa ricade sotto la loro responsabilità, non sotto la mia. È così elementare che mi pare superfluo doverlo dire.
Quanto al fatto che Pellegrini abbia “messo d’accordo” me e Luciano Lorusso, a me pare piuttosto il contrario.
Ma è una tua opinione, e come tale non sta a me sindacarla o “controllarla”. Fa parte delle responsabilità di chi la firma.
Luciano è un vecchio amico (e sottolineo “è”) con cui abbiamo condiviso e condividiamo molto.
Anche lui però, essendo passionale quanto basta, su questi temi pretende a volte non l’arbitraggio il più possibile obiettivo, ma il tifo e la condivisione in toto della propria posizione.
Cosa che, come ho detto, è davvero impossibile sia per RL che per il sottoscritto.
Anche perché, essendo quella pretesa, come ho detto, comune alle diverse parti in causa, e visto che ognuno va in una direzione diversa, se gli dessi appena appena retta finirei presto per ritrovarmi a brandelli.
E ammetterai che non sia una grande prospettiva…
Perciò spero sia questa l’ultima volta in cui debba metterlo in chiaro.
RL è sempre aperta al confronto. E sempre chiusa al tifo. Il discorso non è diverso per me.
Mi auguro solo, come cittadino prima ancora come direttore di RL, che la Magistratura faccia presto il suo corso de-fi-ni-ti-vo in maniera da avere un giudizio chiaro sulle vicende del passato; e che nel frattempo la situazione attuale imbocchi le soluzioni migliori per tutti.
Ne ha bisogno il Liceo, specie alunni e genitori, ma anche docenti; così come è altrettanto vero che la Città ha bisogno di un Liceo rasserenato.
m. a.