Sospendiamo per un attimo il dibattito sui punti e sulle virgole. E parliamo di una cosa seria. E bella. E grande. Gigante. Che succede oggi a Molfetta. Proprio qui, proprio nel nostro Teatro di Ponente.
Arriva una cosa magica, si posa sulla nostra città, anzi sceglie di partire da qui per presentarsi alla Puglia tutta. E’ il Teatro patologico di Roma, che porta in tournée la sua Medea.
E sceglie di partire da Molfetta per le sue quattro date in Puglia (dopo di noi Andria, Barletta e San Ferdinando). Un progetto teatrale terapeutico, che coinvolge attori con sindrome di Down, autistici e schizofrenici.
Coordinato dall’attore Dario D’Ambrosi, che dal 2010, in un angolo di Roma Nord, sulla Cassia (che ho visitato quando lavoravo come giornalista ed è un posto specialissimo), ha fatto fiorire una delle più belle storie di arte, resistenza e rivoluzione d’Italia.
Faccio un appello alla Molfetta Puglia positiva, curiosa, solidale e creativa. Domani andiamo tutti a teatro. Facciamo vedere chi siamo, facciamo sentire che questa tappa è un onore per la città.
Il biglietto costa 10 euro. Meno di una pizza e una birra. E serve a sostenere un progetto che ha già conquistato Londra e che è pronto a partire per Los Angeles, Seul, Tokio, Broadway.
Un laboratorio di teatro sociale straordinario che ha cambiato la vita di chi ha lavorato notte e giorno per realizzarlo e che è pronto, fra 24 ore, a cambiare la nostra.
Leggo sul Corriere che per saperne di più si può chiamare questo numero di cellulare: 320.7408124.
Io alle 21 ci sarò. Ad accogliere questa storia di enorme potenza creativa e sociale. A ribadire a tutti che Molfetta, per chi crede in questi progetti che davvero trasformano il mondo in un posto migliore, è una città a porte spalancate.
Aggiornamento di stato
Di Paola Natalicchio