Le collanine di Renzi



Il solito, grande Pino Aprile contro il governo “massacratore di infanzie meridionali”

Renzi promette mille asili. Sarà già tanto se non ci tolgono i quattro che abbiamo.

Renzi è sceso al Sud a portare le collanine, come si fa nelle colonie


Inutile ripercorrere la serie delle promesse e delle mance agli indigeni. Basta una: la controporcata proposta come compensazione per la porcata degli asili nido. La vicenda è seguita ottimamente da Marco Esposito, che ne denuncia le assurdità. Ma lorsignori fanno finta di nulla. 

Riassumo: fra le norme per la “spesa standard” dei Comuni, si fissano dei criteri che tengono conto dei bisogni, e i finanziamenti sono regolati su quelli. 

Per gli asili nido e l’istruzione, questi criteri vengono calpestati (se li rispettassero, danneggerebbero il Nord), i bisogni vengono ignorati, si fa eccezione e si finanzia quanto esiste già. 

Cosa vuol dire? Che i Comuni più ricchi che hanno potuto dotarsi di asili, mense per i bambini, persino campi estivi eccetera, avranno i soldi (anche con le tasse di chi non ha altrettanto) per continuare a permettersi tutto questo e fare, magari anche di più; i Comuni più poveri, non avendo potuto permettersi altrettanto, non avranno nulla. 

Ora cosa ci si aspettava dal governo? Che rispettasse i criteri della “spesa standard” che lui stesso ha dettato, anche per asili e istruzione; ed essendo stato “scoperto” (non dai parlamentari del Sud, complici o inetti), facesse finta di essersi sbagliato, chiedesse scusa, e correggesse la porcata. 

Invece, il Renzi con il casco dell’uomo bianco, scende nelle colonie e promette che nel decreto “Sblocca Italia” (per ora sbloccano quasi soltanto il Nord e forse manco quello), ci saranno norme per fare mille asili nido. La mancia all’indigeno. Un insulto. 

Fammi vedere, intanto, se li fai; poi, dove li fai; spiegami perché consenti al Nord di tenersi e incrementare le eccezioni a suo favore e per il Sud devi promettere un decreto a parte, per dargli qualcosa: meno e dopo, come al solito, quando si tratta del Sud. 

E comunque, non ci contate. Vista la loro disonestà, se pure li fanno questi altri mille, li faranno al Nord. Anche i soldi per la Coesione territoriale dovevano essere investiti al Sud. E abbiamo visto dove sono andati. 

Anche i fondi contro l’evasione scolastica dovevano aiutare i bambini di Scampia e sono finiti in Lombardia; anche quelli per riattare le scuole terremotate, in stragrande maggioranza al Sud, sono stati assegnati per il 97 per cento al Centro-Nord; eccetera, in un Paese amministrato dalla Banda Bassotti.

Esposito spiega che se pure mi fai gli asili (piano… è un ragionamento per assurdo; stiamo parlando di Renzi e Delrio) e non mi dai anche i soldi per le maestre, la mensa, eccetera, come fai al Nord (grazie ai criteri “pro latitudine”) cosa me ne faccio? 

Ho delle aule, ma restano vuote, se non posso pagare le maestre, la mensa e quel che serve. (Sapete i colonizzatori che regalavano i fucili agli indigeni, ma non gli davano le cartucce, da comprare a parte, al costo dell’intero regno?).

Questo governo è in guerra contro il Sud e ogni tanto lo prende pure in giro, per tenerlo buono e divertirsi un po’, mentre gli ruba anche le briciole.

Facendo scempio dei criteri della “spesa standard”, altri 700 milioni, spiega Esposito, vengono sottratti al Sud, per alimentare l’ottimo sistema di asili soprattutto dell’Emilia. Siamo contenti per i bambini emiliani. 

Vorremmo esserlo anche per tutti gli altri bambini. 


Ma per questo ci vorrebbe un Paese meno razzista e una dirigenza del Paese che riuscisse ad avere qualche problema d’insonnia quando fa queste carognate. Insomma: avesse una coscienza, anche un pochino (non ho tempo: qualcuno gli spiega di cosa si tratta? Magari è la stessa gente che si mette l’anima a posto mandando 20 euro per un’adozione a distanza…).

Come sapete, la città più celebrata, e a ragione, per l’eccellenza dei suoi asili, è Reggio Emilia, di cui è stato sindaco, per due mandati, il sottosegretario Delrio. 

Non dico quel che penso di lui, per non ripetermi (Delrio ha nove figli: si è mai chiesto come vivrebbero se fossero nati al Sud e il governo gli togliesse l’asilo, i soldi per le scuole, quelli per la salute, ridotti al Sud, grazie a Calderoli e ai suoi molti complici…?). 

Ma questo genere di porcate sono nella linea degli ottimi accordi che, da anni, Pd e Lega partoriscono contro il Sud, nel silenzio e con la complicità dei parlamentari meridionali (basti pensare a quelli di Calderoli e Vasco Errani).

A Napoli, leggo sui giornali di oggi, gli ometti con il casco bianco scesi a tacitare gli indigeni con qualche promessa e qualche fregatura, si trovati nel caos di una contestazione. 

Delrio avrebbe chiesto: “Ma che è ‘sta roba?”. Pare che, seccato, stesse per riprendersi le collanine. Poi si è ricordato che le avevano solo promesse, mica gliele hanno date veramente…

Mi spiace, a volte, non essere credente. A volte, mi vien voglia di esserlo, per andare meritatamente all’inferno e godermi quello che Lucifero o Belzebù o Melchisedech faranno a questi massacratori di infanzie meridionali.



Pino Aprile