Disastroso esordio per l’ineffabile Concorso per Direttore di Museo. Noi l’avevamo previsto. E non è l’unico, a quanto ci risulta.
Come ci piacerebbe, almeno una volta, aver torto…
Come ci piacerebbe, almeno una volta, aver torto…
Concorso per direttore di museo: caos a Ruvo di Puglia
Sgradita sorpresa per i candidati giunti a sostenere la prova preselettiva.
Centinaia di candidati per un posto da direttore di museo. È caos. Oggi pomeriggio, nelle aule del Liceo Scientifico Statale “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia, si sarebbe dovuta svolgere una normale prova preselettiva per una posizione molto ambita – categoria D accesso D3, tempo indeterminato, un miraggio nel 2015 italiano – ma più di qualcosa è andato storto.
Eterogenea la partecipazione al bando, per età, per esperienza lavorativa e per provenienza geografica. Infatti i candidati non erano solo pugliesi e molti avevano già macinato parecchi chilometri per essere presenti. Dopo mezz’ora di attesa – la convocazione era prevista per le ore 13:30 e la prova sarebbe dovuta iniziare alle 14:00 – le prime indiscrezioni: sembra che non tutti i partecipanti avessero ricevuto la raccomandata che avrebbe dovuto avvisarli riguardo la data e le modalità della preselezione.
Verso le 14:30 sono arrivati finalmente, nell’aula magna della scuola dove tutti i candidati attendevano istruzioni, i membri della commissione che, dopo le scuse di circostanza, hanno comunicano agli astanti che tutti coloro che non erano stati avvisati – una trentina di persone – avrebbero potuto affrontare la prova il 2 febbraio mentre i presenti avrebbero potuto decidere se rimananere e compilare il test oppure unirsi agli altri nella seconda data, previa firma di una liberatoria.
Prevedibili i malumori, le minacce di ricorso e le discussioni con la commissione fino, addirittura, all’arrivo dei carabinieri sul luogo che però si sono limitati a constatare la situazione.
Per coloro i quali hanno deciso di rimanere la prova è iniziata dopo le ore 16:30 ma il futuro del concorso rimane incerto: se tutto dovesse andare avanti solo 50 persone su circa 400 presentatesi passerebbero alla prova scritta, alla selezione vera e propria. Ricorsi, annullamento, questi altri possibili scenari. In ogni caso restano molte perplessità.Innanzitutto non è chiaro perché le comunicazioni non siano pervenute ai candidati: un errore dell’amministrazione o disguidi postali?
È davvero possibile che un concorso venga esposto a rischio di ricorsi e nessuno ne sia reponsabile?
L’unica cosa certa è che in tanti, oggi, hanno investito tempo, denaro e tante speranze. Forse a vuoto.