Consigli di voto per chi non ama il mare. E gli squali.
Riteniamo, come la stragrande maggioranza degli italiani, che il nostro Paese abbia bisogno di un grande cambiamento. Democratico.
Un cambiamento radicale nel segno della partecipazione, e quindi della Costituzione.
Sappiamo benissimo che invece si sta tentando il contrario, un’involuzione oligarchica che non a caso sta portando il Paese al disastro, per salvare se’ stessa.
Ma chi può farlo, questo cambiamento?
Eliminiamo intanto le forze conservatrici – anche perché in Italia, a parte la Costituzione, non a caso largamente inapplicata, politicamente c’è ben poco da conservare.
Il cambiamento è inevitabile, se il Paese vuole vivere e avere un futuro.
Il gioco perciò è tutto tra la “sinistra” classica, col suo precipitare in apparato-burocrazia e, per larga parte, in clientela (la evidente democristianizzazione del Pd, senza lo slancio che fu di parte della Dc); e le forze, spesso confusionarie e in parte ancora immature, ma genuine e piene di potenzialità, che possiamo sintetizzare nel M5S.
La mia idea è che l’Italia ricomincerà davvero ad andare per il verso giusto quando queste due forze cominceranno a parlarsi – il che condizionerà anche l’evoluzione delle forze conservatrici, oggi ferme a una visione cavernicola non meno clientelare del centrosinistra (a volte persino di più), con l’aberrazione di venature razziste (Lega) e personalistiche (Berlusconi) aggravate da un persistente e gigantesco conflitto di interessi.
La domanda è, perciò, cosa agevola il cambiamento, e spinge il Paese a ritrovare la giusta via?
1. Sicuramente andare a votare. I peggiori e le loro clientele ci andranno, eccome. Quindi se le persone perbene non vanno, lasciano campo libero ai lestofanti, e ne diventano complici. Tutti. Anche tu.
Come ha detto Marco Travaglio, chi non va a votare “lascia tutta la torta a chi ha torto”.
Perciò, rimetti a posto il costume da bagno e continuiamo.
2. Se sei di Ruvo di Puglia, non puoi non sapere che un’Amministrazione comunale sciagurata, non a caso Pd-centrica (perché il Pd è tutto e il contrario di tutto: da noi specie il contrario), sta tappando la bocca a tutti i Cittadini che hanno chiesto un Referendum sulla barbarica devastazione prevista per Piazza Matteotti, il cuore storico della Città.
Abbiamo chiesto a tutti i candidati di schierarsi a favore del diritto democratico di tutti i Cittadini ruvesi a decidere della propria Identità, della propria Storia, di un pezzo del proprio cuore civile – e l’unico che ha risposto è stato un giovane outsider coratino, pure lui del Pd (ve lo ricordate? “tutto e il contrario di tutto“).
Questo la dice lunga su quanto gli altri candidati indigeni siano lontani dall’essenza delle cose, per immaturità, paura o rassegnazione. O peggio.
Perciò, se sei di Ruvo e hai a cuore la democrazia, ovvero lo sviluppo futuro della tua Città, qualunque cosa tu pensi del Pd, vota Aldo Patruno, l’unico che ha preso un impegno inequivocabile con i Cittadini ruvesi.
Naturalmente va benissimo anche il voto al M5S, che si è schierato per la difesa della Piazza e della Democrazia, fin dalla raccolta firme. Peccato che la candidata regionale non abbia fatto suo l’impegno. Ma non abbiamo dubbi sulle sensibilità Cinque Stelle.
3. Se sei pugliese vota Emiliano o M5S. Entrambi sono pieni di difetti, lo ammettiamo. Ma sono parte del meglio che c’è.
Nonostante qualche scivolone (ma chi non ne fa?) riteniamo che Emiliano sia (compatibilmente per un politico) “sincero” e che voglia far bene per la Puglia.
Rafforzarlo gli darà la forza di contrastare gli apparati di partito che oggi sono saliti sul suo carro di vincitore annunciato, ma domani proveranno a trascinarlo con tutte le loro forze nella loro puzzolente palude clientelare.
L’unico modo per salvarlo, e salvare la Puglia dai barbari, è rafforzare “il gladiatore”.
4. Se sei in qualunque altra parte d’Italia, e non hai una preferenza precisa o una possibilità concreta (per esempio votare Casson), vota M5S.
Hanno un milione di difetti, specie al vertice austroungarico, ma sono sinceri e motivati. Meritano una chance.
E d’altra parte, se loro hanno difetti, figuriamoci gli altri.
5. Se invece sei tentato dalla brodaglia immangiabile dei Fitto, degli Alfano, dei Berlusconi, e dei loro stanchi scherani e capetti locali e condominiali; o se addirittura non ti fa orrore il razzismo ignorante e cialtrone di Salvini – beh allora considera seriamente l’idea del mare.
Poi però non lamentarti se i tuoi figli dovranno nuotare tra gli squali. Glieli avrai procurati tu.
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