Da settimane, insieme all’esaltante, imperdibile ed esilarante toto-candidato-sindaco-pd, gira la voce di presunte dimissioni della famigerata e sciagurata Amministrazione Ottombrini-Montaruli.
Non gli abbiamo dato credito.
Oggi però la “notizia” viene ripresa da un sito cittadino, anche con commoventi aspetti di un’ingenuità degna di Biancaneve: hanno scoperto nelle ultime ore una situazione drammatica che RuvoLibera denuncia da anni – almeno tre – cifre alla mano. Ma tant’è.
I nostri eroi noir se ne andrebbero a seconda delle versioni subito a luglio, oppure a settembre.
Appena in tempo per lanciare i lavori di Piazza Castello, per i quali, tra le altre cose, non hanno i soldi come per tutto il resto (com’è noto, devono dare un congruo anticipo, in attesa del finanziamento che NON c’è e che arriverebbe comunque a lavori ultimati).
Perché non ci crediamo?
Ma signori, basta dare un’occhiata anche distratta a quello che pubblichiamo, appunto, da anni.
Hanno dimostrato un tale attaccamento alla poltrona, una tale rozza, ignorante, arrogante pervicacia nell’occupare posti di cui evidentemente NON sono all’alterzza – che l’ultimo pensiero che gli passa per la capoccia è mollarli.
D’altra parte, non li hanno smossi 120 avvisi di garanzia: un record mondiale! Non li hanno smossi i 30 milioni di debito né le 1.000 firme referendarie oltraggiate con la loro slealtà e inanità.
Perché dovrebbe smuoverli il disastro che hanno consapevolmente e volutamente portato a termine? Ovviamente non ha senso.
Qual è lo scopo allora?
Il solito. Giu-sti-fi-car-si.
Spiegare il proprio disastro con presunte cause di forza maggiore.
Sono alla canna del gas ma devono continuare a dire che la colpa è degli altri. O alle brutte dei soldi, che non ci sono.
Senza specificare il dettaglio centrale, che tutto illumina: che se siamo senza una lira la colpa è loro e soltanto loro, che con la loro ottusa ostinazione hanno rifiutato ogni offerta e ogni proposta che poteva prevenire e risolvere.
E che hanno continuato a prendere decisioni scellerate, barbare e distruttive. Della legalità, della Democrazia, della Storia e non ultimo delle casse comunali.
Ora “scoprono” o dichiarano l’emergenza. E ormai anche i sassi sanno che l'”emergenza” serve a giustificare le scelte peggiori.
Dopo Paparella, ma ormai a pari merito, i maggiori responsabili del disastro annunciato cercano una via di scampo al prevedibile disastro elettorale – uguale e speculare al disastro che hanno procurato alla Città.
E ora aspettiamoci di vederli insieme, nell’ultima ridotta – come insieme hanno “governato” e portato la Città al massacro – insieme alle elezioni del 2016 per la battaglia finale – in attesa di essere spazzati via.
Sarebbe divertente, se già non fosse tragico.