Sala strapiena e posti in piedi. Se dovessimo sintetizzare in una frase la serata di ieri, sarebbe questa. E aggiungeremmo: la Città riparte dai Cittadini.
Il Caffè col Futuro ha funzionato. Senz’altra comunicazione che il passaparola.
Un centinaio di Cittadini di ogni estrazione e convinzione hanno espresso proposte e suggerimenti, condiviso e criticato idee, insomma hanno fatto Democrazia.
Accorata la lettera aperta del relatore ing. Salvatore Barile, che ha aperto la serata portando ironicamente i “saluti” di alcune aziende che hanno espresso vicinanza al progetto ma non hanno ritenuto di farsi vedere per evitare rappresaglie (“tu ci capirai“).
A questo è ormai ridotto gran parte del fragilissimo tessuto sociale e civile ruvese: a una spianata di paura quando si guarda a Palazzo Avitaia, di cui si conosce evidentemente bene lo spirito selvaggio, tribale e vendicativo.
Ieri quello spirito omertoso è stato sconfitto da un’impressionante partecipazione civile, di cittadini, tecnici e imprenditori che non hanno avuto paura a mostrare la faccia.
Ed è solo l’inizio. Ma vincere la paura e ripartire dai Cittadini, è sempre l’inizio migliore.