I lettori segnalano
Siamo pur sempre la Città della tombe nascoste.
Dev’essere questo che ha ispirato chi ha fatto questi lavori.
Asfalto fresco ammonticchiato a casaccio, a tumulo. Come una tomba.
C’è già la strisciata di uno pneumatico.
L’asfalto è soffice e friabile – se passa un bambino ci si può seppellire direttamente dentro.
Accade a Ruvo di Puglia, ore 12, di un giovedì di settembre dell’Anno della Distruzione.
Ma c’è un Ufficio tecnico in questo martoriato Comune? C’è qualcuno che controlla la qualità dei lavori e rende conto, e chiede conto a nome dei Cittadini?
Oltre a prendere lo stipendio c’è anche il senso di prendersi delle responsabilità o lasciamo correre tutto come in Piazza Dante?