La BOVIO sul piede di guerra in difesa di due maestre e degli alunni svantaggiati.
E si prepara il flashmob
La storia: due dipendenti della Asl che erano distaccate da più di trent’anni alla Scuola Elementare BOVIO (dal ’79, cioè da quando l’ospedale era vivo, vegeto e in piena attività!) vengono improvvisamente richiamate presso l’ospedale ormai fantasma di Ruvo, dove hanno la sede di lavoro ufficiale.
E qui rimangono. Prigioniere. Con i loro allievi abbandonati, non per colpa loro.
Le solite follie burocratiche?
Chissà.
Fatto sta che le due docenti erano e sono apprezzatissime dalla Scuola, dai colleghi, dai genitori e soprattutto dai bambini, specie quelli più sfortunati, più colpiti dalle ingiustizie della natura e/o della società. Quelli che hanno più bisogno di aiuto.
Ora le due (ex?) docenti se ne stanno forzatamente all’ospedale a far nulla o giù di lì. Di sicuro non a fare ciò che amano, che hanno fatto per una vita e per cui sono apprezzatissime, ricercatissime, rimpiantissime.
Tutto perché così vuole chi decide – chissà in base a quali criteri. Senza dare spiegazioni.
Il peccato delle maestre? Forse aver contrastato, insieme alla Scuola e come ognuno dovrebbe fare, la feroce legge di natura secondo la quale ognuno si cura i suoi guai.
La stessa legge che porta così spesso i burocrati e i loro protettori a imboscarsi in posti strapagati da cui possono decidere quanti danni fare alla società.
Loro sono i furbi, quelli che hanno sgraffignato posti di “potere”. Quegli altri sono gli sfigati, anche se bambini, e quindi devono pagare per tutti.
Si vede che così deve andare.
O no?
Sembra quasi una strategia: primo, colpire i bambini.
Se poi ci sbagliamo, reintegrino le due maestre e le restituiscano ai loro bambini. E magari una bella lettera di scuse, che male non fa mai.
Guardate invece con quanta passione le difendono i Colleghi, il Preside, i Genitori.
Hanno coinvolto la stampa web e cartacea, ma forse nessuno ha ancora pubblicato in forma leggibile le loro bellissime parole, che vanno lette integralmente e abbiamo trascritto dall’originale.
Buona lettura. E poi non dimenticate di seguire e supportare le prossime iniziative di una Bovio più battagliera che mai.
Se qualcuno colpisce i Bambini, il Diritto all’Inclusione, quel minimo di riequilibrio che possiamo fare – allora è nostro dovere difenderli. In tutti i modi possibili.
Oggetto: RICHIESTA URGENTE DI UTlLlZZAZIONE DELLE INSEGNANTI EDUCATRICI BERARDI MARIA LUCREZIA E PAPARELLA MARIA PRESSO 1° C.D. “G. Bovio”.
Si evidenzia che la collocazione delle due unita di personale presso gli uffici distrettuali della ASLBA costituisce la conseguente impossibilità di poter disporre delle due insegnanti educatrici in oggetto, risorse determinanti al fine della realizzazione del Piano Annuale di Inc1usione con delibera nr. 25 del Collegio Docenti del 30 giugno 2015.
Si rammenta alle SS. LL. che le due insegnanti educatrici operano nella Scuola dal 1979 e si sono sempre distinte per massima professionalità, adeguate competenze e completa dedizione.Tale opinione non e solo della scrivente e del personale scuola ma anche di tutti gli alunni che hanno beneficiato dell’operato delle due insegnanti educatrici in oggetto e delle relative famiglie consapevoli che tali profili professionali rivestiti dalle suddette hanno contribuito notevolmente al successo formativo sia degli alunni con difficoltà di apprendimento e/o svantaggio socio-culturale, che di interi gruppi classe. Ciò conferma l’importanza di un ruolo complesso quale quello dell’integrazione scolastica, ben ricoperto dalle due insegnanti educatrici, in concerto con le professionalità scolastiche, rivolto a tutti gli alunni.
La loro presenza, dunque, nobilita l’immagine del Distretto Sanitario n. 2 e rappresenta un segnale di attenzione nei confronti dell’inclusione scolastica ad opera della stessa ASL che dovrebbe vedere nelle due unità preziose risorse e non personale da demansionare. La stessa attenzione che ha spinto il Distretto ad attuare un progetto di screening rivolto alla fascia di alunni di eta 5/7 anni (finalizzato all’individuazione di situazioni problematiche gia in tenera eta,in modo da favorire interventi preventivi e tempestivi) dovrebbe essere rivolta a salvaguardare le fasi di accompagnamento della crescita degli alunni valorizzando e conservando la professionalità delle due figure in oggetto. Invece, la scelta di privare l’istituzione scolastica delle due insegnanti educatrici rappresenta per la scuola un notevole disagio in termini educativo-didattici ed organizzativi e, aspetto ben pili grave, colpisce in primo luogo gli alunni più deboli, vittime inconsapevoli di scelte da burocrati e non da operatori nel sociale.
Nella predisposizione del Piano di Inclusione, previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 e dalla C.M. n. 8 del 06/03/2013, condiviso con l’ ASL e i Servizi Sociali del Comune di Ruvo di Puglia, ci si e avvalsi della fattiva e preziosa collaborazione delle due insegnanti educatrici Berardi e Paparella, per stilare i Piani Didattici Personalizzati degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) nelle tre grandi sottocategorie1. Disabilità;
2. disturbi evolutivi specifici;
3. svantaggio socio-economico-linguistico.Dal primo giorno di scuola la loro presenza nelle classi ha favorito il regolare avvio del piano di inclusione. Il lavoro svolto in sinergia tra le parti ha contribuito sia alla crescita formativa ed educativa degli alunni, sia a rassicurare e a supportare famiglie fin troppo spesso lasciate sole.
Per il corrente anno scolastico, l’assenza delle due insegnanti educatrici determinerà disagi e disorientamento nell’organizzazione e realizzazione del Piano Annuale di Inclusione, andando ad inficiare l’efficienza e l’efficacia dello stesso Piano. Infatti, in assenza di un ingranaggio prezioso, messo sino ad oggi a disposizione della scuola proprio dalla ASL, l’istituzione scolastica non funzionerebbe a dovere.
Come primo rappresentante dell’intera comunità scolastica, composta da docenti, alunni e genitori, dichiaro che non si condivide e non si comprende la scelta di utilizzare diversamente e di svilire il ruolo educativo- didattico svolto dalle insegnanti educatrici e il conseguente impoverimento delle risorse assegnate alla nostra scuola relegando due figure che operano nel sociale, peraltro dotate di spiccata sensibilità, nel ruolo di assistenti amministrativi (peraltro mai sottoscritto e voluto dalle due figure) per mere esigenze di organico e senza tenere in alcun modo conto dei bisogni reali della comunità.
Occorre rimarcare e rivolgere una preghiera alle SS. LL. affinché avvenga un subitaneo ripensamento sulle scelte operate rispondenti ad occupare posti vacanti senza calcolare danni e conseguenze in termini di disservizio pubblico e poca considerazione di vite umane lasciate allo sbando, con particolare riferimento a famiglie che quotidianamente convivono con disagi e che nelle figure delle insegnanti educatrici apprezzano e reputano imprescindibile il forte carico di professionalità ed umanità, Risulta non di secondaria importanza sottolineare la dispersione di risorse e di competenze che ne deriverebbe, anzi, che già ne sta derivando.
Pertanto, l’intera Comunità scolastica
CHIEDE
l’immediato reintegro delle due insegnanti educatrici presso la scuola “G. Bovio”, data, peraltro, la loro specifica formazione (Specializzazione Polivalente D.D.L. 970175) da cui, e il caso di ribadirlo, deriva sicuramente la loro efficienza lavorativa.
II sottoscritto, unitamente ai docenti dei due ordini di scuola, infanzia e primaria, e ai genitori del consiglio di Circolo e rappresentanti di classe, si fa portavoce di una serie di azioni e iniziative da intraprendere al fine di evidenziare la problematica e l’imminente disagio arrecato all’intera comunità scolastica:
1. incontro di una delegazione con la Dott.ssa Rutigliano Giuseppina, prima dell’imminente avvio dell’ anna scolastico;
2. coinvolgimento di tutti i canali di comunicazione per una diffusione capillare e mirata dell’inverosimile accaduto;
3. flash- mob della comunità scolastica del 10 C.D.
E auspicabile un ravvedimento urgente per pone fine a quella che, a giudizio di molti, e una vera ingiustizia sociale ma che spero si riveli solo una scelta affrettata, compiuta senza valutare le gravi conseguenze per l’utenza pubblica, con particolare riferimento a fragili soggetti in crescita.
In attesa di un positive e risolutivo riscontro, si porgono distinti saluti.
Si allegano le firme di tutto il personale scuola, dei genitori del Consiglio di Circolo e dei rappresentanti di classe.Ruvo di Puglia, 09/09/2015