500 alloggi popolari (NIENTE MENO!), strategie per le famiglia (?), contrasto alla povertà (!), “Casa per la vita” (?!), Piano Locale Giovani (!!), addirittura una “Casa della Partecipazione” (wao! da chi ha tappato la bocca ai Cittadini!), Banda larga e wifi ovunque (…), Open Government (!!!!!), Potenziaento sito internet, Software libero, e-Procurement (!!!), Agricoltura multifunzionale (ah ah ah!, se solo non fosse tragica…), Insediamento Nuove attività (!), Turismo verde (o al verde? 🙂, Valorizzare (cosa? la poltrona?), Piano Energetico Comunale (?!) e udite udite Piano regolatore dell’Illuminazione Comunale – e direi che si è visto… luminosamente.
Queste e tante altre minch meraviglie linguistiche, flata vocis, inglesisimi piazzatti a cacchio ma che fanno tanto figo e le solite formule cerimoniali trite e ritrite. L’armamentario tipico dei ciarlatani, di tutti gli apprendisti stregoni e di tutti gli azzeccagarbugli a spese della collettività.
Nelle 10 facciate del “programma” vacuo e vanaglorioso di Ottombrini e della sua incommentabile band c’era di tutto e di più. E si è realizzato di nulla e di niente. Ma in compenso tutto è stato quasi scientificamente peggiorato.
Così che quel programma merita di essere pubblicamente conservato come il triste imperituro promemoria della vacuità, del bla bla bla istituzionalizzato; il campionario delle chiacchiere morte. Il marchio infamante del prometto e non faccio. Del piglio in giro e vengo eletto. Del fotto, quindi sono.
Il manuale del malgoverno.
La triste retorica di un potere d’accatto che ha imparato dagli scandalosi vertici nazionali le formule che turlupinano i cittadini per spremerli meglio – e le applica diligentemente a vantaggio della propria tribù.
Il memo per il futuro. Il Mai Più scritto sulla carne viva di una Città oggi più che mai affamata di futuro, di onestà, di trasparenza, di benessere e giustizia. In una parola, di democrazia.
Uno sgargiante e truffaldino libro dei sogni, costruito scientificamente per acchiappare voti ed essere disatteso. La collezione estate-inverno delle promesse più mirabolanti e improbabili, equamente distribuite settore per settore ed equamente insultate e abbandonate.
Scelga ognuno se ridere o piangere. Ne avessero realizzata una!
Avessero trasformato una sola volta le stolide chiacchiere e l’infinito bla bla in solida realtà.
Tutti. Maggioranza e fin troppo compiacente finta opposizione.
Tutti la stessa delusione. Tutti il tragico disastro a spese di tutti. Un campionario di parole, peccati e omissioni che grida ancora giustizia e che speriamo non rimanga inascoltato, per un disastro che vogliamo credere la Magistratura e gli Organi di controllo non lasceranno impunito.
In attesa di uno stadio più avanzato e civile, dove le promesse elettorali sistematicamente non realizzate siano perseguite per legge e i responsabili puniti secondo la fattispecie della truffa aggravata. Prima o poi, siamo certi, ci arriveremo.
E se pur postuma, arriverà allora fin qui l’eterna condanna anche per questo scempio continuato ai danni di tutti – futuro compreso.
La Città volta pagina.
Ma anche questa è andata.
Non siamo noi i giustizieri né tantomeno i vendicatori. Non spetta a noi.
A noi spetta, da buoni cittadini, fare il possibile per salvare e far rinascere questa Città, massacrata e crocifissa da 25 anni di pessimi governi e dall’ultimo quinquennio funebre, per l’economia, la società, l’urbanistica, la politica, la stessa democrazia e insomma per l’anima cittadina.
Un disastro terribile, ma che va superato.
Oggi si insedia il nuovo Sindaco, Pasquale “Ninni” Chieco.
Siamo stati invitati e ci saremo.
La Città volta pagina e sarebbe un atto di grave immaturità politica addossare al nuovo Sindaco responsabilità che non ha, per una specie di proprietà transitiva per cui se guidi uno schieramento ne condividi le colpe. Anche se non ne hai fatto parte fino a ieri; anche se non hai partecipato neanche per un giorno all’allegra fiera dell’incapacità e spesso dell’illegalità, sempre a spese dei Cittadini, di cui questa Città è stata il teatro tragico.
Ma non è per nulla così e se vogliamo che la Città risorga non possiamo prescindere dalla verità e da una rinnovata fiducia in chi ha deciso di mettersi in gioco per tentare di salvare la propria Città, sia pure accettando (ah, la realpolitik…) di mettersi al servizio di una delle due coalizioni che, entrambe, l’hanno distrutta.
Dovesse fallire, non rimarrebbe che un Sindaco Libero da tutte le cosche clientelari, o il disastro.
Ma noi intanto facciamo lealmente il tifo per la persona di Ninni e per il programma di rinnovamento che si è dato e ha proposto alla Città.
Chiediamo solo che lo attui. Nient’altro.
Vogliamo essere certi che stavolta non saranno solo parole.
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