E se fosse uno scandalo pilotato per coprire le responsabilità?
L’audace ipotesi di un Lettore.
Non bastava il lutto immenso per i cittadini pugliesi, l’enorme danno di immagine per una regione che lavora e produce tecnologia con altissimi contenuti di innovazione e ricerca da poter competere con le migliori realtà europee e mondiali, le lacrime di coccodrillo di amministratori incapaci e miopi ad ogni livello, le farfugliose esternazioni mattutine di giornalisti nostrani dotati di lingua multiuso.
Ci voleva qualcos’altro per completare il quadro tragico di un’estate da dimenticare ed ecco che prepotentemente irrompe sugli schermi dei nostri telefoni e computer la foto che non avremmo voluto vedere.
L’avvocato che si prostra ai piedi della PM, in atteggiamenti di allegra spensieratezza e goliardia, di per sé non costituisce di certo un fatto di rilevanza tale da mettere in discussione la correttezza professionale dei protagonisti – ma anche no!
Con questa foto, a sole tre settimane dall’immane evento che ha sconvolto 23 famiglie e minato le certezze del folto popolo di pendolari nord-baresi, facciamo un balzo rocambolesco dalla tragedia alla commedia.
Ma c’è un particolare non da poco, la foto risale a tre anni fa, e oramai tutti sappiamo in quali circostanze è stata scattata!
Chi l’ha tirata fuori? E sopratutto a quale scopo?
Ma facciamo un salto indietro a qualche giorno dopo la tragedia, quando il procuratore Giannella annunciava che “parlare di errore umano è riduttivo“. Quella frase, a mio parere, avrà gettato nel panico chi sa di avere enormi responsabilità sull’accaduto.
A questo punto, possiamo ipotizzare che da quel momento sia iniziato un lavoro sotterraneo per cercare di screditare la procura di Trani, cercando di spostare l’indagine nelle mani di qualche PM più “mansueto” o addirittura di traslocare in altra procura o quanto meno di buttare tutto in caciara.
Ovviamente sguinzagliando le innumerevoli risorse investigative di cui certi studi legali di “grido” dispongono, non sarà stato difficile dossierare tutti i protagonisti, e questa foto sarà saltata fuori magicamente!
In più questa foto ha l’intrinseco potere di indignare le famiglie delle vittime, comprensibilmente, e quindi servita su un piatto d’argento ai poveri malcapitati, ha sortito l’ultetiore effetto di indurre le famiglie a insorgere, e a procurare indirettamente il vantaggio sperato alla controparte che non si è dovuto nemmeno esporre!
In sostanza ritengo che le famiglie delle vittime siano state strumentalizzate ad arte.
Bene ha fatto la PM a lasciare l’inchiesta, dando prova di serietà e rettitudine, e sopratutto lasciando alla procura tranese le mani libere per portare avanti l’inchiesta.
Purtroppo però se i miei timori sono fondati, essendo andato a vuoto questo attacco è facile aspettarsene altri, occhio quindi a prossimi trasferimenti e “promozioni” in quel di Trani.
Michele Campanale