Ci risiamo. Tristemente. Prevedibilmente. E per chi di dovere, colpevolmente.
Sei lì in piazza per la scomparsa di una brava donna – ti giri per fare le condoglianze a un parente, e “lei” è lì. La piazza maledetta. Ti ghermisce e rischi di andare a fare anche tu il viaggio senza ritorno.
La Piazza violentata non perdona. Il killer è sempre in agguato.
Insaziabile. Un mostro di bruttezza e di cattiveria che non solo ha ucciso l’identità profonda della Città, ma che sembra avere intrapreso un rapporto melvilliano con i suoi abitanti. Un Moby Dick di pietra che non si fermerà fino a quando non avrà fatto fuori tutti i cittadini, uno per uno.
A quanti siamo? Quindici? Venti?
Oggi abbiamo avuto una frattura di setto nasale con abbondante fuoriuscita di sangue, come si vede dalle immagini. Domani, chissà…
La piazza insanguinata è oggi più che mai l’emblema dei conflitti irrisolti di questa Città. Con l’apoteosi di una “riqualificazione” violenta, distruttiva, illegittima e profondamente antidemocratica, di cui questo obbrobrio sanguinolento è il parto deforme.
All’incolpevole e stimatissimo Sindaco una domanda: si può sapere con dati ufficiali quante sono le persone cadute e sottoposte a cure mediche dal 20 marzo scorso – giorno di quella tragicomica inaugurazione farlocca, 90 giorni dopo il termine previsto?
Si può pensare a una Commissione di indagine sull’origine e la realizzazione di questo orrore criminale?
Ai Cittadini, coinvolti e non negli agguati della piazza assassina (ma non vi illudete: è solo questione di tempo…), come sempre l’invito a fare squadra e denunciare. Una class action per sollecitare la Magistratura a giuste e indispensabili indagini.
È il caso di fare qualcosa? O aspettiamo il primo morto?
Oggi, in un (per fortuna localizzato) diluvio di sangue, è ancora “andata bene”. Ma poteva andare peggio e non saremo sempre così fortunati.
Senza contare gli inevitabili e giusti risarcimenti che pagheremo a queste persone.
Facciamo qualcosa, prima che sia troppo tardi. Prima che anche gli organi neo-eletti diventino tutti corresponsabili di questo stillicidio e di questo massacro.
RuvoLibera c’è. Tu?
#NoPiazzaAssassina