Bagarre in consiglio comunale alla proposta del centrodestra di intitolare un parco pubblico a Giorgio Almirante.
Volano parole grosse e fuori registro, a cui seguono ovviamente repliche piccate (leggi in fondo l’allegato ottimo post di Veronica Fracchiolla su Ruvesi.it).
Al di là di qualche parola francamente fuori luogo, non possiamo non condividere la posizione e le ottime argomentazioni del Sindaco Pasquale Chieco e del consigliere Antonio Mazzone (riportate nel detto articolo) della maggioranza.
Giorgio Almirante è stato un importante uomo politico della repubblica italiana, con un ruolo discusso e discutibile ma indiscutibilmente istituzionale.
Tuttavia il suo passato repubblichino e alcune decisioni francamente inaccettabili di quel periodo lo rendono un soggetto piuttosto indigesto là dove esista una diffusa sensibilità differente.
Detto questo, la proposta del cdx va considerata a mio avviso attentamente.
Probabilmente si potrebbe proporre loro di indicare altro nominativo di persona o intellettuale o altro, chiaramente di destra ma senza certi episodi nel passato.
Magari un Giovanni Gentile, che aderì al fascismo ma rimane un grandissimo intellettuale di prestigio internazionale e fu padre di una organizzazione scolastica per i tempi avanzata.
O altro nominativo su cui si realizzi una convergenza delle parti.
Destra e sinistra sono state parte della Storia di questo paese. Entrambe, a voler essere ottimisti, sono estremamente cambiate, per non dire distrutte rispetto al loro passato dai tempi nuovi, dalla globalizzazione e da sfide del tutto diverse anche se non meno pressanti e difficili..
Fa parte della saggezza di un popolo ricordare tutte le facce della propria Storia perché siano punto di riferimento equilibrato, nella loro oggettiva complessità, alle generazioni che si susseguono. Che raccontino la Storia e non una sola versione, la solita, quella dei vincitori.
È l’ora di seppellire, per quanto possibile degnamente, un passato che non tornerà, con i suoi fantasmi e le sue paure; voltare pagina e, salvaguardando le diversità e le identità, costruire un futuro differente che ci faccia stare al passo coi tempi.
Per esempio, anziché fossilizzarsi su ciò che è accaduto più di 70 anni fa, perché non concentrarci sugli ultimi 25, di cui sono ancora accertabili le responsabilità e forse attenuabili le disastrose conseguenze?
Appare infatti paradossale che un Consiglio comunale di una Città che sta tragicamente e incredibilmente affondando in debiti non suoi, frutto di questi quarto di secolo allegro e fanfarone – si accapigli non sulla soluzione alla voragine del debito ma sulla dedica di una piazzetta a parco.
Rinsaviamo.
La Città ha bisogno di unità. Di ritrovarsi al di là di steccati che hanno fatto il loro tempo. Le sfide oggi sono ben altre.
Diamo alla destra democratica il suo memoriale e passiamo oltre, non identici ma uniti quanto basta, almeno sulle grandi questioni.
Delle quali sarà anche il caso che cominciamo ad occuparci col massimo sforzo.
Fa parte della saggezza di un popolo ricordare tutte le facce della propria Storia, per non esserne più schiavo e poter guardare avanti con più freschezza e serenità.
Il futuro è figlio del passato, ma appartiene a chi guarda avanti.
Gli altri finiscono per inciampare e perdersi.
Consiglio Comunale, clima incandescente per la questione “Giorgio Almirante – Parco di Via Minghetti”
Consiglio Comunale, clima incandescente per la questione “Giorgio Almirante – Parco di Via Minghetti” ” Voglio precisare, a nome di tutti i consiglieri del PD delegati dal sindaco a svolgere incarichi afferenti a determinate aree, che la decisione di rimettere nelle sue mani i mandati non è di natura politica: essa è una scelta condivisa con lo stesso primo cittadino e con il partito.