Da diversi mesi continuiamo a raccogliere denunce da parte di dipendenti della società Cellulopoli S.r.l, call center con sede a Terlizzi, circa le proprie condizioni di lavoro precarie peggiorate da ritardi nei pagamenti e dall’inadempimento degli obblighi contributivi.
La mancata retribuzione coinvolge i dipendenti contrattualizzati ma anche coloro per i quali il rapporto di lavoro si è ormai risolto. Le promesse circa le tempistiche dei pagamenti da parte della proprietà sono ad oggi state disattese e i lavoratori arrancano in un clima di incertezza, privi di concreti strumenti di tutela dei loro diritti.
In questo quadro, con grande rammarico, registriamo il comportamento di dirigenti, referenti aziendali e soprattutto rappresentanti sindacali che continuano a fornire spiegazioni confuse e poco esaustive.
Tutto questo è inaccettabile, se si pensa ai molti giovani lavoratori coinvolti, spesso alle loro prime esperienze, ma anche a chi, grazie alla propria occupazione, prova a sostenere un intero nucleo familiare.
Una segnalazione di un lavoratore contrattualizzato ci racconta che “la situazione all’interno del call center è davvero critica: il solo fatto che l’assunzione nel settore generalmente avvenga mediante contratto di collaborazione autonoma rende noi operatori più vulnerabili e privi di appigli giuridici che possano tutelare in modo effettivo le nostre posizioni. Il rinnovo contrattuale è esclusivamente subordinato alla resa produttiva e quindi al numero di contratti telefonici stipulati. Resa che però è fortemente compromessa dall’operare su liste di contatti mai rinnovate”.
Ad un quadro generale già di per sé negativo, si aggiungono elementi quali i ritardi nei pagamenti delle mensilità precedenti con annessa disinformazione circa le tempistiche degli accrediti e il mancato versamento degli oneri contributivi.
“Stiamo ancora attendendo che ci sia versata la mensilità di agosto e temiamo per quella di settembre dato che abbiamo buone ragioni di credere che di questo passo slitteranno a data ancora da destinarsi tutti i pagamenti.
Tutto ciò è intollerabile considerando che la società Cellulopoli Srl non è nuova a queste pratiche. Chiediamo strenuamente l’intervento dei sindacati in primis affinché concretamente la situazione di palese ingiustizia sia risolta”, conclude la testimonianza.
Alla luce di questi dati, i circoli di Rifondazione Comunista di Ruvo e Terlizzi lavoreranno per dare voce ai lavoratori coinvolti in questa spiacevole situazione, che senza organizzazione e rappresentanza sono ormai totalmente sotto il giogo di chi massacra ogni diritto e di chi opera in totale complicità.
Chiediamo inoltre che istituzioni e sindacato indaghino a fondo e rompano il loro silenzio assordante, per dare assicurazioni concrete ai lavoratori e alle loro famiglie.