Finalmente spiegato il vero significato di “differenziata”
All’inizio è capitato, qualche volta, che la via dove abito non fosse pulita e passassero più tardi a finire il lavoro. O il giorno dopo. Pazienza, pensi: magari c’era più roba in giro e i mezzi erano pieni. La via è lunga…
Poi, poche settimane fa, è capitato che a non essere pulito fosse stranamente solo il tratto di via in cui abito, il mio isolato e quello di fronte. E qui già la motivazione sfugge…
Stamattina, infine, la precisione chirurgica. A non essere pulito in tutta la lunga via solo il mio portone, oltre alla piccola busta del mio vicino simpaticissimo, che vive solo. Una bustina così si potrebbe anche pensare che sfugga alla vista. Si potrebbe, giusto perché siamo buoni.
Ma non le tre (tre!) buste belle piene del mio portone, tra cui una di un allegro rosa squillante.
Ora, si tratta sempre di mezzi, di distrazione, di errore umano – o c’è un “messaggio” che devo capire? Un pizzino da decifrare?
Qualcuno me lo può spiegare?
Ora capisco perché la raccolta è sedicente differenziata: perché scelgono e differenziano a chi raccoglierla e a chi no.
Per questo, si chiama “differenziata”?
Sarebbe bello saperlo.
Segui @marioalbrizio !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?’http’:’https’;if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+’://platform.twitter.com/widgets.js’;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, ‘script’, ‘twitter-wjs’);