La Fondazione Angelo Cesareo lancia il suo accorato (e un po’ amareggiato) appello per una adeguata sede per lo svolgimento di importanti attività culturali.
Un investimento per operatori pubblici e privati che vogliano promuovere al meglio sé stessi e la collettività cittadina e non solo.
Come Partecipare/RuvoLibera, è anche un nostro vecchio pallino, per superare la frammentarietà e i relativi limiti della produzione culturale – mettendosi in condizione di puntare a traguardi più ambiziosi, più in linea con il livello storico-culturale di questa Città e del Territorio…
D’altra parte si parla da anni di una Casa della Cultura e/o delle Associazioni. E di converso gli spazi adatti e inutilizzati non mancano. E una promessa è una promessa: soprattutto in politica. Siamo sicuri che oggi non mancano orecchie attente sul tema.
Forse è arrivato il momento di impostare questo discorso seriamente e operativamente? Ne parleremo col Sindaco Chieco, anche per gli importanti risvolti occupazionali, oltre che motivazionali e d’immagine per la Città, che questa Unione di forze culturali può avere.
Non c’è bisogno qui di ribadire l’immenso patrimonio mediatico, culturale, informativo, formativo messo in campo in questi 25 anni da Partecipare/VieDiFuga/RuvoLibera e i loro progetti collaterali. Né di sottolineare la vitalità e a volte l’eroismo di altre associazioni e operatori ai quali manca troppo spesso non il talento ma una sede operativa, di interscambio culturale, di reciproca contaminazione e di progettazione avanzata, interattiva, costruttiva. Con un’importante e finalmente adeguata canalizzazione comunicativa, su media tradizionali e digitali, social, crossmediali.
Siamo una piccola Città con un grande passato: dobbiamo decidere se accontentarci del declino o mirare ad essere degni della storia di cui siamo figli. Se essere tra quelli che sgomitano per sopravvivere nella solita lotta tra poveri, o essere di nuovo lievito per un grande territorio la cui storia va ben oltre i confini cittadini e abbraccia un intero micro-continente culturale, la Peucetia, di cui Ruvo è stata capitale e che è scomparsa dai radar della Storia più di duemila anni fa.
In questo discorso che come dicevamo è nostro pallino da sempre, si inserisce l’appello e la disponibilità a mettersi in gioco della Fondazione Cesareo. Un evento non da poco e che va adeguatamente ponderato da chi di dovere: cioè da tutti, e in primo luogo dalla pubblica amministrazione e da privati illuminati, se qualcuno ce n’è e siamo sicuri di sì.
La Fondazione da parte sua mette a disposizione un patrimonio di 12mila tra volumi, fumetti, dvd e quant’altro. Le proprie risorse societarie, umane e culturali.
Sarà questa volta il seme giusto per mettere tutto in moto?
Noi lo speriamo e, come sempre quando si tratta di far crescere la Città, ci siamo. Senza riserve.
Per maggiori informazioni sul progetto di superamento della frammentarietà della produzione culturale, e per proporre la propria adesione individuale o come associazione:
AI CITTADINI UN INVITO E UN APPELLO DALLA ”FONDAZIONE”
Siamo stati invitati, come Fondazione ”Angelo Cesareo”, fondazione culturale-sociale onlus di Ruvo di Puglia , a indicare la questione principale che, a tutt’oggi, resta irrisolta per noi e che ci impedisce di dispiegare appieno le nostre potenzialità e risorse…
Significativi eventi, anche di valenza nazionale sono stati varati, con nostre autonome risorse umane ed economiche, in questi anni di nostra presenza sul territorio.
Un’importante, funzionale rete culturale, di ampio respiro, è stata allestita (fondamentale quella con la Fondazione di ”Letteratura di Musica Concentrazionaria” del maestro Francesco Lotoro).
Si dispone di un grande patrimonio culturale che, con cura, è stato inventariato da giovani e studenti che hanno messo a disposizione le loro competenze e tempo. Patrimonio che annovera centinaia di testi di letteratura e saggistica nelle varie sezioni del sapere, testi illustrati da grandi artisti di letteratura per ragazzi, volumi di pittura e arti figurative, migliaia di testi, anche pregiati, e di volumi di fumetti, dvd/blu ray di film di tutta la storia del cinema, testi musicali, lezioni e capitoli di storia, in formato digitale, di scienze, arti, filosofia, storia, e riviste culturali… Una precisa e articolata progettualità, con competenze, è stata messa a frutto…
Ma nonostante tutto ciò, nonostante la dichiarata disponibilità a rendere pienamente fruibile tutto questo patrimonio ai cittadini, a farne ”dono”, nessuno spazio, coerente con le cifre e le vocazioni della nostra Fondazione, si è reso disponibile.
Particolarmente grave, fino ad oggi, la muta, non risposta ai nostri appelli, da parte di una amministrazione comunale e di chi avrebbe potuto contribuire a individuare, per la città e la comunità, in piena trasparenza, le giuste condizioni, di collaborazione pubblico-privato, per promuovere quell’ ampio, originale centro culturale di cui, da subito, avevamo illustrato le linee strategiche.
Un centro culturale da ospitare in una coerente sede, in cui i percorsi del sapere, intrecciandosi tra loro, avrebbero dovuto dialogare con i nostri paesaggi, avrebbero potuto farsi cammino sociale, attività per figure e soggetti marginali e periferici delle nostre società. Quella sede avrebbe potuto accogliere, responsabilmente, non solo quel patrimonio culturale e renderlo pienamente a tutti fruibili, ma avrebbe potuto essere espressione di dinamiche sinergie, territoriali e più ampiamente nazionale-europeo (con forte vocazione mediterranea), promozione di nuove idealità e progettualità, con i suoi articolati spazi interni, le sue terre e paesaggi.
Quella non risposta sarà morale e ”politica” assunzione di precise responsabilità per altre, possibili, per noi, non facili scelte!
Ci rivolgiamo, allora, a tutti quei cittadini, anche di più ampi territori, che, in questa non semplice ricerca di una coerente sede, vorranno e potranno indicarci, proporci, in tempi ragionevoli, suggestive strutture interne alla città o vicino alla città, come casolari, masserie, ville, stabili… da ristrutturare e adattare, rifunzionalizzare e che, oltre a un ampio interno calpestabile , possano integrarsi a terre e paesaggi, come tanti possibili percorsi di accoglienza e ”visioni dell’anima”. Saremmo disposti, con le giuste garanzie, non solo formali- giuridiche di cui la ”Fondazione” dispone, a incontrarli subito per concordare modi e forme di possibili accordi…
Il primo ottobre, a partire dalle 19.30, presso ”Officina del Piano per il Parco”, in via valle Noè, 5, a Ruvo di Puglia, il nostro consiglio d’amministrazione, in un incontro partecipato con i suoi collaboratori e con quei cittadini che vorranno essere informati, discuterà e avvierà una prima riflessione in merito a configurazioni e concrete,possibili soluzioni delle sedi.
Per la Fondazione ”Angelo Cesareo”
Nicola Cesareo