Call To Action per la raccolta di Foto della Murgia nel secolo scorso.
Com’era bella la mia Murgia – potrebbe essere questo il senso del post di Giuseppe “Peppino” Carlucci, fiotografo, naturalista, conoscitore e appassionato della Murgia.
Una Murgia che nei decenni è stata privata di colori e presenze, come certi film d’animazione dove il vuoto avanza e gli eroi devono mantenere vivo il colore da qualche parte, per salvare tutto.
Non possiamo certo riportare la Murgia al tempo in cui era più ricca,ma possiamo documentarne l’esistenza. L’appello è a chiunque abbia foto della Murgia nel secolo scorso, specie la seconda metà, ma non solo.
Ricostruiamo insieme il volto di una Murgia che non c’è più – per non perdere anche quello che c’è ancora.
Mandaci le tue foto o segnalacele. Potrebbero essere incluse nella grande mostra finale, in primavera.
MurgiaAColori@ruvolibera.it
oppure per messaggio alla pagina Facebook di RuvoLibera.
La Call è aperta a individui, associazioni, media, istituzioni.
Sfoglia il tuo archivio adesso!
Il pero selvatico sembra quasi camminare all’orizzonte …chissà forse vorrebbe andar via da un paesaggio appiattito, mono colturale. Una Murgia senza pietre senza biodiversità, resa tale dall’insipienza umana, nel nome di un profitto che si sostanzia solo in aiuti comunitari. Unico testimone di un tempo lontano quando il paesaggio era multicolore con piante e fiori e talpe ed insetti e pietre e muschi. Ora c’è solo lui chissà ancora per quanto a ricordare la Murgia che fu.
Giuseppe Carlucci