Facciamo un po’ di ripetizione di scuola guida…
Parliamo del segnale di “direzione obbligatoria diritto”, un esempio pratico:
Qui siamo nella “ridente” cittadina di Ruvo di Puglia (ridente, non a caso), esattamente in via Papa Giovanni XXIII, e possiamo vedere in primo piano a destra un segnale di obbligo di proseguire diritto, quindi diremmo che all’incrocio successivo non si può svoltare né a destra né a sinistra, ma già nella foto c’è la smentita, infatti se osservate, a sinistra c’è un segnale di senso unico e quindi si può svoltare, mentre a destra… (osservate la foto seguente).
Olé, ma tutte queste macchine come ci sono arrivate qui? Siamo in via De Pretis e nessun divieto di accesso ci impedisce di percorrerla, mentre il segnale su via Papa Giovanni XXIII ce lo impedirebbe, mah!
Spostiamoci ora su vico Giovenale…
ed ora: dove possiamo girare, a destra o a sinistra? Boh, belle strisce bianche a delimitare il passaggio pedonale e null’altro!
Pardon, null’altro proprio no! Dei gran bei paletti a rendere infungibile al parcheggio un altro piccolo pezzo di questa insignificante stradina…
Qualcuno però sussurra che oltre i paletti ci sono dei pericolosi gradini, certo è vero ma perché non posizionare i paletti a ridosso dei gradini (vedi via Giovenale)? E siamo sicuri che dei paletti siano il presidio giusto per impedire a tutti i mezzi anche quelli su due ruote o eventualmente a una carrozzella di un disabile di approcciare il pericolo?
Beh, per oggi è tutto dalla ☺ridente☺ cittadina, a voi redazione!
P.S.: nelle prossime puntate (forse) parleremo di passi carrabili illegali e invisibili ai preposti al controllo, troppo impegnati a sanzionare soste non “tariffate”!
Michele Campanale.