D’accordo, è la sagra surreale di un fungo che ormai sulla Murgia non si trova manco a pagarlo. Ma è pur sempre un raduno ben reale e concreto che richiama migliaia di persone da dentro e da fuori città, tutte ben liete di accorrere ad ogni happening disimpegnato e mangereccio.
Una roba talmente banale ed estraniante che Città che avrebbero ben altro da mostrare e valorizzare per ritrovare e sostenere la propria identità, dovrebbero scansare come la peste. Ma tant’è.
Visto che si vuole farlo, perché almeno non farlo come si deve, privilegiando pulizia e decoro ed evitando rischi sanitari?
Evidente lo sforzo disperato dei cittadini di contenere il caos e la bruttura dei rifiuti non ritirati, accumulandoli almeno negli stessi (sventurati) posti. Un plauso per loro.
Lo stesso purtroppo non si può dire di un’organizzazione che non prevede un efficace e continuo servizio di ritiro rifiuti per evitare i prevedibilissimi spettacoli come questo.
E neanche il Comune si salva, perché in ultima analisi è sempre sua la responsabilità. Ci si chiede chi autorizzi questi scempi, e se qualcuno avrà il coraggio di assumersene la responsabilità.
Sembrano più i resti di un rave selvaggio che di una festa patrocinata e garantita dall’istituzione pubblica.
Ed è per ottenere questi “risultati” che si blocca la circolazione fin dal mattino in tre quarti della Città? Se questo è il livello e non si vuole migliorare, allora certe “sagre” coi loro residui è meglio perderle che trovarle.
Terrificante. E stasera si replica.
Vedremo se organizzaori e Comune avranno imparato la lezione e correranno ai ripari, o se non resterà che bocciare entrambi.