Le Quote Asipu Più Che Da Comprare Sarebbero Da Restituire
All’Asipu mancano le buste. Sì, n’ata vota…
Stavolta secco e umido.
Quindi ricapitoliamo: un appalto scandalosamente costoso, imposto con un colpo di mano dalla famigerata precedente amministrazione;
senza uno straccio di gara pubblica con la scusa dell’emergenza e prorogato sempre con la stessa scusa per tutta la legislatura in barba alla legge che prevede (giustamente) che l’emergenza non possa essere superiore a 6 (sei) mesi;
(perché se non risolvi un’emergenza in 6 mesi vuol dire che sei un incapace o peggio…);
con locali e utenze generosamente elargiti a gratis dal Comune;
insomma uno sforzo epocale da parte di un Comune ancora con gravi problemi e che rimane a rischio default –
e nonostante tutto questo siamo ancora con le pezze al sedere?
Al sindaco Pasquale Chieco consiglierei, se mai mi chiedesse consiglio, più che di comprare quote dell’Asipu, di farsi restituire il maltolto.
Se non stanno nei costi, che lascino. Se ci stanno, che facciano bene il loro lavoro e ringrazino.
Ci sono anni di tariffe principesche in cambio di servizi men che mediocri a testimoniare quanto la misura sia colma.
Perché la raccolta sarà anche differenziata, ma l’inefficienza rimane costante, cioè indifferenziata.
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