Crolla l’affluenza. Quasi 11% in meno rispetto al primo turno.
Il primo risultato è che la Democrazia ha perso.
Che hanno perso le vecchie maggioranza e minoranza, ormai incapaci di attrarre al di fuori del proprio elettorato di partito, fidelizzato o clientelare.
Che questa Città va ricostruita dalle sue fondamenta più profonde.
Facendo reinnamorare i Cittadini della partecipazione, così brutalmente negata sulla Piazza e su mille altri fronti.
Rendendo il Comune la casa Comune ed educando i Ruvesi all’importanza di una Politica che va insegnata in tutta la sua oggi umiliata ma possibile purezza, perché i Cittadini la utilizzino per mettere sotto scacco l’inciucio clientelare, ovunque si annidi, anziché più o meno inconsapevolmente, magari in cambio di un piatto di lenticchie, farsene schiavi. E votarlo.
Chiunque sia il sindaco eletto, speriamo e lo invitiamo a seguire questa via, fuori della quale non c’è salvezza per nessuno.
Che vinca Ruvo. Che torni la Democrazia. Non ci serve altro.