Anche i Poveri votano. E sperano. E sognano. Magari in piccolo. Magari un piccolissimo posto da scrutatore.
Si riapre così il triste capitolo delle nomine degli scrutatori in questa Città. Con uno scambio di accuse al vetriolo tra Pd e Rifondazione.
In palio il voto dei penultimi, sullo sfondo delle procedure di “selezione”, sempre opache per entrambi i contendenti.
Chi avrà ragione?
A stretto giro di posta la risposta informale (più giù il comunicato ufficiale) da ambienti vicini a Rifondazione:
C’è un grosso equivoco oppure c’è qualcuno che in nome della “trasparenza” voglia inserire i soliti nomi.
Non stiamo facendo nulla di illegale, anzi, ci stiamo attenendo a quello che la legge prevede relativamente a commissioni elettorali e scrutatori
Ed abbiamo pure detto che avremmo fatto nomi soltanto di giovani e disoccupati ma presi dagli elenchi, senza alcun tipo di procedimento precedente.
Piuttosto è la legge che non prevede che si facciano bandi per organizzare la nomina degli scrutatori.
Chiunque può farsi un’idea – all’art. 9 c’è la normativa http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2005;270.
Sono loro che dovrebbero spiegarci perché ogni volta fanno “sorteggi” (in cui escono incredibilmente nomi di figli o parenti di consiglieri) o bandi aggiuntivi.
Aggiornamento: il comunicato ufficiale del PRC.
Ruvo di Puglia, 13 marzo 2015