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RuvoLibera

L’Amianto al vento

10 Settembre 2014

Mentre l’Amministrazione continua a blaterare che non c’è pericolo e la “stampa” codina inghiotte e ripubblica ogni sua fesseria senza alcuna verifica, l’emergenza amianto rimane in tutta la sua drammaticità

Ecco cosa ne scrivevamo quasi un anno fa. 

La situazione, nonostante le colpevoli e morte chiacchiere di più di un imbonitore, è a tutt’oggi invariata.

Originariamente Pubblicato  GIOVEDÌ, 14 NOVEMBRE 2013  11:21 
 
 
 
 
Si sa, le parole le porta via il vento. Gli scritti hanno di solito più fortuna.
 
Nel pubblico incontro del 10 ottobre scorso, abbiamo chiesto all’Amministrazione di affrontare rapidamente il problema di salute pubblica da noi segnalato con forza quindici giorni prima.
Una situazione totalmente illegale, che mette a rischio la salute di centinaia di adolescenti frequentanti la scuola media Carducci-Cotugno, più abitanti e residenti – segnalata dalla stessa Scuola almeno un anno prima.
 
In quella stessa serata ricevemmo dall’assessore all’urbanistica, Montaruli, l’assicurazione che  “i contatti con l’impresa erano già stati presi” e il problema sarebbe pertanto risolto “nel giro di qualche settimana”.
 
“Settimane?” chiedemmo per sicurezza.
 
Settimane, non mesi.” Ci fu risposto, davanti a molte decine di cittadini presenti.
Ora, che quel problema sarebbe stato risolto in “settimane”, abbiamo voluto crederci, ma neanche tanto.
 
Sappiamo come va il mondo. E che le parole se le porta il vento. 
 
Infatti, il mese è abbondantemente scaduto e la situazione alla Carducci-Cotugno è rimasta esattamente la stessa. Nulla è mutato.
 
Ma siccome, appunto, sappiamo come va il mondo, e sappiamo anche che prevenire è meglio che curare – il 28 ottobre scorso abbiamo presentato una richiesta scritta in Comune, per ricordare l’impegno preso e ribadire che ci aspettiamo venga risolto subito, nei tempi promessi – visto che quelli legali sono passati da un pezzo.
 
Così facendo abbiamo allungato la vita, per così dire, all’amministrazione, che ora ha tempo fino al 27 novembre per provvedere. Fatti salvi gli enormi ritardi accumulati e le evidenti responsabilità dei vari uffici – sulle quali cose agiremo in separata sede.
 
Perciò, lettori e cittadini, quando il 27 prossimo sentirete parlare della “decadenza”, ricordatevi che a casa vostra, sulla testa dei vostri figli, ci sono lastre di amianto che “decadono” biochimicamente a danno della salute di tutti, e che decadono da anni nonostante le segnalazioni.
 
Qui, a Ruvo di Puglia, dove le parole se le porta il vento. E anche l’amianto. Nei polmoni e nelle case di tutti.
 
 

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