IL PUG È DELLA CITTÀ, NON DEI POLITICI


Ancora scandalizzati della nuova Piazza Dante? Sconvolti per lo stupro pianificato delle piazze Matteotti e Cavallotti?

Beh, non avete ancora visto niente. Perché la devastazione ora vuole diventare SISTEMA.

Con un bel PUG, un Piano di Uccisione Generale (o giù di lì… ;(

Lo scrive su RuvoLibera l’ing. Gennaro Casciello, un grande esperto del settore, ex dirigente dell’Ufficio Tecnico. Più autorevole di così…


A proposito del Centro Storico, quale cuore pulsante di una Città,vorrei dire alcune cose. Se si vuole far rivivere il Centro Storico, allora occorre creare le condizioni affinché ciò avvenga. 

Ovvero occorre approvare un Piano di Recupero che consenta almeno l’adeguamento funzionale-abitativo dei fabbricati, con un incremento almeno del 20% della volumetria, oltre al recupero dei sottotetti ai fini abitativi, ma in particolare modificare le Norme Tecniche di Esecuzione dello stesso PRG che sono eccessivamente restrittive.

Il Piano di Recupero potrà essere adottato ed approvato in variante al PRG e non occorre alcuna autorizzazione regionale. Basta solo l’adozione ed approvazione da parte del Consiglio Comunale e la pubblicazione sul BURP della delibera di approvazione.

Ciò che occorre salvaguardare è la scelta dei materiali e dei colori. A tal proposito si predisponga pure un “Regolamento dei colori delle facciate dei fabbricati ricadenti nel Centro Storico” ed un “Regolamento per l’occupazione degli spazi pubblici ricadenti nello stesso Centro Storico”.ed infine un “Regolamento per le attività commerciali nel Centro Storico”.

IN TAL MODO IL QUADRO E’ COMPLETO. PROVARE PER CREDERE!

Uno strumento urbanistico non deve essere esaminato ed approfondito solamente da esperti nella pianificazione urbanistica. Certamente è validissimo il loro contributo, ma la partecipazione maggiore deve essere quella dei cittadini, delle diverse categorie, di tutti gli operatori.

Allora invece di fare conferenze di coopianificazione, sia pure necessarie per il coinvolgimento di tutti gli enti operanti sul territorio comunale e comuni confinanti, si facciano incontri nei vari quartieri della Città, ove anche grazie all’ausilio di maxi-schermi, si spieghi ogni particolare ai cittadini. 

Si facciano conferenze con singole categorie di operatori, ma non a carattere superficiale. 

È meglio perdere qualche mese in più se è il caso, ma una cosa è certa: IL PUG E’ DELLA CITTÀ E NON DEI POLITICI!