È già passato un mese dalla data – 8 maggio – in cui dovevano essere aggiudicati (contro legge, con procedura referendaria in corso: ma che volete che sia…) i lavori in Piazza Castello.
Voi ne sapete niente? Neanche noi.
Domani intanto sarà consegnata la clamorosa risposta del Comitato Piazza Castello all’ennesima baggianata castroneristica del Sindaco e della sua amministrazione. Nonché della ineffabile neo – “Commissione”.
Per un fatto di correttezza formale-istituzionale, perciò, non possiamo qui anticiparla.
Ma possiamo darvi un assaggio del livello della “risposta” della “Commissione” al quesito referendario.
Del bavaglio, cioè, con cui questa sgangherata amministrazione e la sua “Commissione” (domani capirete perché lo scriviamo tra virgolette) hanno tappato la bocca a 26mila ruvesi.
Una “risposta” che del tutto casualmente esprime quanto più volte preannunciato dal Sindaco e dai suoi, con le motivazioni inconsistenti, zoppicanti e saltafosso di sempre. Quando si dice la coincidenza…
Stay tuned.
E intanto godetevi lo spettacolo (si fa per dire) di un referendum “respinto” A: perché non propone un nuovo progetto (“alternativa”). E quando mai un referendum lo fa? E hanno dimenticato che è pure un referendum Consultivo? O consuntivo come dice qualcuno di loro…
Che razza di “alternativa” bisognava indicare? E su quale scheda scriverla? Ovviamente assurdo.
Ma non tanto assurdo quanto l’altra motivazione espressa poche righe dopo: B: perché propone un nuovo progetto. Il che tra l’altro è falso, ma figuriamoci se questo ha un peso per loro, abituati come sono a ben altro…
Insomma bocciati perché non propongono un altro progetto; e bocciati perché lo propongono. Nelle stesse righe!
Neanche Totò e Peppino avrebbero fatto meglio. Solo che loro almeno lo facevano per far ridere. Volutamente.
Questi invece devono essere talenti comici ancora sconosciuti, che hanno finalmente trovato un’opportunità.
E guardate l’ultima motivazione. La degna conclusione di degno ragionamento.
Si respinge perché se no – in sintesi – si dovrebbe finalmente applicare la procedura democratica partecipata prevista dalla Legge e dalla Costituzione. Non più il solito inciucio e la solita spartitoria.
Orrore!