Da 2300 anni questa Città grida la sua Storia a orecchie sorde e ottuse – che continuano piuttosto a depredarla e saccheggiarla, o a nasconderne ogni traccia. Da 23 secoli chiede Giustizia: di essere conosciuta, finalmente, Da 2300 anni continua ad essere violata dai trafugatori di reperti e dai seppellitori di ritrovamenti teoricamente protetti dalle soprintendenze. Oggi, quando appena si cominciava a grattare l’asfalto e il piano sotto la ex Rotonda recentemente assassinata, improvvisamente il putiferio. Fuggi fuggi, chiama questo, chiama quello. E un impazzire di cittadini e lettori che ci segnalano di tutto. Si parla di vasi neolitici, di cunicoli relati al Castello, di camere tombali presumibilmente peucete e altro ancora. “Dietro l’omino rosso“, specifica un lettore, “si vede ancora quell’apertura che hanno in tutta fretta coperto con una specie di grata“. Beh, il nostro appello a TUTTI i Cittadini è uno solo. Ormai non è più questione di Piazza: quella la vedremo in altre sedi. Ormai è questione del nostro IMMENSO PATRIMONIO STORICO che chiede di venire alla luce. E che sia ora il momento buono. Invitiamo tutti i Cittadini ad attivarsi e a rendersi partecipi e guardiani: ché questo tesoro inestimabile cominci a servire alla comunità ruvese e non solo, non più ai trafugatori e ai cancellatori di memoria. Ruvo chiede che il suo antico splendore sia finalmente partorito alla luce del sole. Può essere l’occasione per pacificare la Città. Basta un minimo di umiltà e un momento di saggezza da chi finora ha mostrato solo arroganza, e disprezzo per le Leggi e i Cittadini. Fare un passo indietro e pensare che ci sono cose infinitamente più importanti di un appalto. Confidiamo nel buon senso di tutti. Se avete segnalazioni: SalviamoRuvo@ruvolibera.it. 24 ore al giorno.
SALVIAMO RUVO. ORA. RITROVAMENTI IN PIAZZA CASTELLO
#SalviamoRuvo
Dietro l'”omino rosso”, la chiave di una Storia finalmente da riscoprire e mettere al centro della nostra Identità e del nostro Sviluppo.