513 anni fa, la così detta Disfida di Barletta.
La favola bella ammannita al popolo schiacciato dalle solite mille ingiustizie, allora anche più crude.
La vita è quel che è, ma ricordatevi che quella volta abbiamo sconfitto i francesi.
Più o meno come oggi ci si consola per una vittoria al pallone. Magari parteggiando per una squadra lontana: purché vinca, o possa vincere, o abbia vinto in passato.
La vita è quel che è, però quella volta abbiamo vinto la coppa, lo scudetto, la sfida…
Ma, cinque secoli dopo, possiamo almeno portare a galla una verità troppo a lungo sepolta – come troppo spesso capita da queste parti. E curare, se non l’ingiustizia dei fatti, almeno quella della Storia. Riportando la tradizione a Verità.
E qual è la Verità?
Beh, intanto possiamo garantire che con ogni probabilità il 13 febbraio 1503 l’unica Disfida, cioè l’unica vera Sfida, per gli abitanti di Ruvo, Barletta, Andria, Corato, Trani e di tutto il Sud – è stata la stessa Disfida del giorno prima e del giorno dopo, di ogni giorno: sopravvivere.
Sopravvivere al nono anno di guerra d’Italia e al terzo anno consecutivo della sua appendice localizzata al Sud: una guerra dura, spietata, con il nemico letteralmente in casa; e una guerra particolarmente infame, nata dal tradimento di ogni onore da parte dei re francese e spagnolo, col loro patto segreto sulla pelle del re di Napoli. Cose da re…
Ecco qual era la vera Disfida di ogni giorno. Sopravvivere.
Sopravvivere agli assedi e occupazioni e devastazioni di entrambi i contendenti, alla violenza, alla carestia, alla fame, e alla peste. Le solite compagne della guerra di allora.
Tutto quello che possiamo fare per loro, per i noi stessi di 500 anni fa, e per quelli che verranno o che saremo – è mettere fine alla menzogna che tutto copre e restituire loro l’onore più grande. Quello della verità. È questa, la nostra Sfida.
Ci proviamo. Dal 23 febbraio. Su RuvoLibera. Dove altro se no? 😉
E no. La data non è casuale.
In collaborazione con RuvoStoria, Partecipare, VieDiFuga.
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Mario Albrizio